'VASTO FILM FESTIVAL', TRUOCCHIO: ''ECCO COME SPESI I 145.000 EURO''

Michele Tana
26/09/2007
Attualità
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Ai 'sospetti' ed ai 'veleni' degli ultimi tempi ha replicato carte alla mano, elencando tutte le spese sostenute per l'organizzazione. Remigio Truocchio, direttore artistico del ''Vasto Film Festival'', è tornato in città proprio allo scopo di fare chiarezza sulla dodicesima edizione della manifestazione cinematografica, finita nel mirino in modo particolare del laboratorio politico-culturale ''Polis'' che, attraverso una serie ripetuta di articoli e denunce, ha in più di un'occasione parlato di vero e proprio 'sperpero' relativo ai 145.000 euro complessivamente stanziati per l'iniziativa. Nel corso di una conferenza stampa, presso la Multisala del Cinema Corso, Truocchio ha snocciolato cifre e dati, contestando le accuse piovutegli addosso. Prima del suo intervento era stato il vice sindaco ed assessore al Turismo, Nicola Del Prete, a difendere la bontà dell'edizione 2007 del ''Vasto Film Festival'' evidenziando i diversi passaggi che hanno portato all'affidamento dell'organizzazione alla società ''Erre Cinema'', coordinata dallo stesso Truocchio. Del Prete, prima di tutto, ha ricordato la decisione dell'amministrazione comunale, tramite un avviso pubblico, di arrivare alla costituzione di un'associazione temporanea di scopo che si occupasse della manifestazione. ''Un bando, come tutti sapete - ha detto l'assessore - andato purtroppo deserto. A quel punto, ed eravamo al 20 luglio, abbiamo comunque deciso di dare corpo ugualmente al festival, già presentato anche alle varie fiere turistiche alle quali abbiamo preso parte come Comune, dando un indirizzo per l'organizzazione''. Del Prete ha poi ricordato le due proposte pervenute, quella della ''Erre Cinema'' e quella di un dipendente comunale, Amerigo Ricciardi, con la prima preferita, sia per la riconosciuta professionalità e competenza nel settore di Truocchio, organizzatore di numerose altre edizioni della rassegna, sia per un progetto, il secondo ''bocciato'', che nei suoi contenuti non appariva consono agli stessi indirizzi dell'amministrazione (per citare un esempio Del Prete ha fatto riferimento ad un omaggio a Monicelli proposto da Ricciardi quando il regista toscano era già stato ospite nella precedente edizione). ''E la somma indicata in quella proposta (26.000 euro, ndr.) - ha poi aggiunto - forse non sarebbe stata sufficiente nemmeno a coprire le spese per uno degli attori indicati, Riccardo Scamarcio''. L'assessore al Turismo ha poi sottolineato la piena riuscita della formula di quest'anno del 'VFF', con migliaia di presenze nelle varie piazze interessate dalle proiezioni, i bagni di folla con Vincenzo Salemme, Laura Chiatti e Ferzan Ozpetek ed il consenso generale ottenuto dall'iniziativa. ''Come Comune, che ha impiegato 60.000 euro, riteniamo di aver speso bene questi soldi'', ha concluso. Ed eccoci al resoconto dettagliato di Remigio Truocchio: 27.000 euro per l'organizzazione generale (tra cui i suoi 10.000); 2.760 euro per la segreteria, informazione, biglietti e distribuzione inviti; 1.500 euro per il coordinamento e la presentazione delle cinque serata da parte di Selene Roviello di Coming Soon Television; 32.290 euro per gli impianti cinematografici ed allestimento sale; 3.700 euro per il servizio autisti, transfert e spese di viaggio; 6.150 euro per la promozione, comunicazione e materiale serigrafico; 2.420 euro per le pellicole cinematografiche e supporti digitali; 8.050 euro per ospitalità artisti, giornalisti, collaboratori e tecnici; 4.500 euro per vitto ospiti, giornalisti e staff; 1.800 euro per il servizio di sicurezza e vigilanza; 3.600 euro per servizio hostess e personale di sala; 350 euro per servizi assicurativi; 1.200 euro per oneri finanziari; 860 euro per le bagnanti d'argento agli ospiti e 54.300 euro per i compensi agli artisti (Lucia Bosé, Vincenzo Salemme, Laura Chiatti, Violante Placido e Ferzan Ozpetek). Un totale di 179.840 euro ai quali vanno sottratti i 145.000 euro stanziati tra Comune, Regione e Provincia ed i 29.640 raccolti dalla società ''Mediagroup'' tra gli sponsor privati e destinati alla realizzazione di giornali, manifesti, pieghevoli, stampe, biglietti, servizio fotografico ed altro materiale promozionale dell'evento. Somma che evidenzia un disavanzo finale di 5.200 euro. ''Somma - ha precisato Truocchio - che viene meno al mio compenso per l'organizzazione''. Il direttore artistico si è poi detto rammaricato per le polemiche ed il polverone sollevati su una manifestazione ''pienamente riuscita e graditissima dal pubblico che in ogni sera ha riempito le varie sale allestite''. Per la cronaca era assente alla conferenza stampa il ''grande accusatore'', Davide D'Alessandro, coordinatore di ''Polis'' e direttore dell'omonimo foglio e sito internet di informazione.

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