Da Marco Marra, segretario del circolo di Vasto di Rifondazione Comunista, riceviamo e pubblichiamo: ''Il Circolo Prc di Vasto esprime grande soddisfazione per l'approvazione del Pan (Piano di Assetto Naturalistico) della Riserva Regionale di Punta D'Erce in Consiglio Regionale. Sono 6 anni che aspettavamo questo momento. Dopo tutto il lavoro svolto insieme alle altre forze ambientaliste, finalmente è arrivato il risultato tanto atteso. Resta comunque una preoccupazione dovuta a una situazione schizofrenica riguardo ai confini con la Riserva e con la zona Sic che riguarda l'istanza della Fox Petroli per l'ampliamento della capacità di stoccaggio di olio vegetale ed alcol metilico ed un impianto di raffinazione per la produzione di glicerina e relativi serbatoi di stoccaggio. Le contraddizioni sono troppe, come più di una volta ha fatto presente l'associazione Porta Nuova che per prima ha sollevato l'incongruenza con la Direttiva Seveso (L. 334/99 e DM 9/5/2001) ma che continua ad essere ignorata anche dall'Amministrazione comunale. Il parere urbanistico rilasciato favorevolmente dall'ex dirigente del Comune di Vasto ignora completamente la Direttiva Seveso sulle aziende ad alto rischio rilevante. Fortunatamente la Commissione comunale Ambientale ha rilasciato parere negativo. Il Ptap della Provincia di Chieti chiede la delocalizzazione dello stabilimento Fox Petroli e la stessa ditta aveva manifestato interesse ad una eventuale delocalizzazione, ma il 6 ottobbre 2006 avanzava istanza di ampliamento. Resta ancora una carta importante da giocare in Regione dove l'ufficio Via dovrà rilasciare un parere sulla Valutazione di Impatto Ambientale che è assolutamente necessaria. Insieme ad associazioni e partiti che vorranno appoggiare questa battaglia di civiltà, presenteremo un dossier dettagliato alla Regione sulle contraddizioni di questo ampliamento, prima del 6/10/07 (data prevista per il rilascio dei pareri Via). E´ necessario non solo impedire l´ampliamento della Fox ma richiedere una certa coerenza e coesione tra i vari enti che rilasciano i pareri, altrimenti i Piani di gestione rimarrano fumo negli occhi per i cittadini. La sfiducia nella politica ne è una chiara conseguenza''.