Sono passati circa tre mesi da quando il Comune di Vasto bandì due concorsi per disabili muniti di patente, innescando un caso mediatico che superò i confini della nostra città e approdò alle cronache nazionali di “Repubblica”, e il concorso continua a fare discutere.
Stavolta è il difensore civico regionale, avvocato Fabrizio Di Carlo, a chiedere chiarimenti all’amministrazione Menna in merito al celebre concorso, a seguito di un esposto presentato all’epoca dal consigliere di opposizione Vincenzo Suriani (Fratelli d’Italia – An), insieme ai colleghi di minoranza Francesco Prospero e Alessandro d’Elisa.
L’amministrazione Menna, dopo oltre una settimana di silenzio, sostenne in una conferenza stampa che la richiesta di patente per i disabili era dovuta al fatto che il requisito era stato inserito perché i bandi per disabili fossero in realtà destinati a due figure da adibire a “messi notificatori”, mentre l’opposizione sosteneva che il testo facesse pensare a due figure prettamente impiegatizie e che la qualifica di “messo notificatore” non era neppure semplicemente menzionata nei bandi.
Con propria nota del 4 ottobre l’avvocato Di Carlo, sposa le tesi dei consiglieri di minoranza e scrive che “deve anche rilevarsi che le relative materie d’esame scritte, pratiche ed orali, sono tutte incentrate nel campo giuridico amministrativo, per cui non appare logico che i medesimi vincitori possano poi essere assegnati a ricoprire profili professionali ed a svolgere mansioni diverse per le quali non sia stato accertato il reale livello di preparazione”, e aggiunge che “in base al reale e sostanziale contenuto dei bandi in questione entrambe le qualifiche ed i profili professionali sono da classificare come personale impiegatizio interno”. Insomma il difensore civico regionale conferma che questi bandi sono destinati a due posti da impiegati, e che nulla hanno a che vedere con la figura del “messo notificatore”.
“Dal difensore civico regionale arriva una sonora smentita delle tesi esposte dall’amministrazione comunale – scrive il capogruppo di Fratelli d’Italia-An, Vincenzo Suriani – a riprova del fatto che le giustificazioni posticce hanno rappresentato una pezza peggiore del buco. Ora, di fronte alla richiesta di chiarimenti del difensore civico, si tratta soltanto di scegliere se fare dietrofront e riaprire la selezione per disabili anche ai partecipanti non in possesso di patente di guida, oppure tentare una nuova colossale arrampicata sugli specchi.”
Nella nota, che Suriani ha inviato alla stampa cittadina per conoscenza, il difensore civico chiede all’amministrazione Menna di fornire chiarimenti di ordine regolamentare, e di trasmettere la sintesi del Regolamento e della Pianta Organica del personale e del Regolamento Comunale disciplinante il reclutamento dei dipendenti.
“Spiace constatare – conclude il consigliere di Fratelli d’Italia-An – che, mentre ancora pochi giorni fa l’assessore Marchesani ha garantito in consiglio comunale la volontà di andare avanti nella selezione, le perplessità del difensore civico regionale smentiscano pezzo per pezzo la ricostruzione fatta dalla amministrazione comunale. Speriamo prevalga il buon senso e venga corretto il bando. Sarebbe una vittoria per tutta la città”.