La risposta dell’Assessore Cianci alle nostre osservazioni sul documento da lei depositato presso la Commissione di Vigilanza, in merito ai dubbi sollevati dal M5S sulla regolarità del contratto per la raccolta differenziata a Vasto Marina, conforta e rafforza il nostro giudizio negativo sulla sua capacità di gestione dell’Assessorato alle Politiche ambientali e del territorio. Quando non si sa cosa dire, è meglio tacere! Invero, del documento prodotto dalla Cianci in Commissione di Vigilanza non è stata “omessa, volutamente, la parte esplicativa del ragionamento”, tant’è che il documento integrale verrà pubblicato sulla nostra fan page e sul nostro sito, affinché tutti possano comprenderne il reale significato e verificare se, in qualche modo, ne abbiamo alterato il contenuto.
Intanto, ci viene detto che il documento in questione è stato “elaborato con il Dirigente”, come se la Cianci si volesse giustificare accollando la responsabilità di quanto scritto ad altri; inoltre, di quale Dirigente parla? Non di quello che aveva stipulato il contratto da noi ritenuto irregolare (Arch. D’Annunzio) ma l’Avv. Monteferrante, del tutto nuovo alle problematiche in discussione. Così funzionano le cose a Vasto! Hanno inventato un nuovo gioco: il gioco dei tre dirigenti. Cerchi la risposta da uno, ma la risposta l’ha un altro. Un momento di distrazione mentre guardi i documenti, e..zac, ti cambiano il dirigente.
Non una parola risponde la Cianci riguardo alla regolarità di un contratto firmato da un dirigente che non ha rispettato le indicazioni della Giunta in merito all’offerta Pulchra di riferimento ed al tetto di spesa fissato a 150.000 euro, con opzione di diminuzione dell’importo, e non di aumento, come poi è stato irregolarmente fatto. Ne prendiamo atto e ci riserviamo di tornare sull’argomento in altre sedi.
Per quanto riguarda la questione relativa al valore del vetro la Cianci ha detto, e ribadisce, che il vetro vale zero perché i costi di piattaforma equivalgono ai ricavi delle vendite.
Ci spiega, allora, l’Assessore come mai, se il vetro “vale zero”, nei primi mesi del 2017 la Pulchra ha conferito 600 tonnellate di vetro alla SAPI, socio privato della Pulchra, e non al Civeta? Venerdì scorso abbiamo partecipato ad un convegno del Civeta a Cupello, in cui spiccava l’assenza di un qualche rappresentante del Comune di Vasto, ed il Commissario Gerardini ha espresso nell’occasione tutta la sua contrarietà per il fatto che i rifiuti differenziati di maggior valore vengano conferiti dalla Pulchra al privato (SAPI, socio della Pulchra) e non al Civeta (Consorzio pubblico).
Ci spieghi ancora l’assessore, se il vetro “vale zero”, come mai la Pulchra ha pubblicato in data 13/05/2016 un Avviso Pubblico per la ricezione di offerte per l’avvio a recupero dei rifiuti in vetro, specificando che “La società intende sub-delegare il soggetto interessato all’avvio a recupero del materiale nei canali COREVE o privati, a fronte del riconoscimento di un corrispettivo, ritenuto soddisfacente”. Ha capito Assessore Cianci? UN CORRISPETTIVO! Il vetro, dunque, “vale zero”?
Resta la parte della risposta in cui la Cianci non si esibisce soltanto in normali e scomposte piroette logiche ma passa ai tripli salti mortali. Si trattava di giustificare l’improvvida frase da lei scritta, forse in un momento di distrazione del dirigente-assistente, “Più la Pulchra differenzia correttamente e più aumenta il proprio guadagno”. Se il corrispettivo dei ricavi fosse già decurtato dalla Pulchra e non incidesse quindi sul compenso, come dice la Cianci nella sua versione rivista e corretta, perché la Pulchra dovrebbe incrementare i propri guadagni con l’aumento della differenziata? La frase corretta avrebbe dovuto essere: più i cittadini differenziano, più risparmiano.
Ma il Comune risparmia veramente all’aumentare della raccolta differenziata? Non ci risulta. Abbiamo verificato, con accesso agli atti, tutte le fatture della Pulchra degli ultimi 3 anni, ed in nessuna di esse vengono detratti i ricavi provenienti dalla vendita dei materiali differenziati.
Quindi l’asserzione dell’Assessore: “più la Pulchra differenzia più incrementa i propri guadagni” risulta nella sostanza terribilmente vera ed è penoso cercare di depotenziarla asserendo che il M5S ha travisato il contesto.
Resta per noi del M5S e per i cittadini la necessità di conoscere quali siano i documenti contabili attraverso i quali la Pulchra ed il Comune compensano i proventi delle vendite dei materiali differenziati. Dubito che l’Assessore Cianci ci fornisca i riferimenti contrattuali ed amministrativi con i relativi importi ma i nostri rilievi precisi e circostanziati saranno oggetto di formale interrogazione, con riserva di ulteriori azioni a tutela degli interessi dei cittadini.
L’inopportuno riferimento al Comune di Roma, dimostra che la Cianci, evidentemente, ignora il curriculum dell’Assessore Pinuccia Montanari, uno dei massimi esperti in raccolta differenziata e trattamento dei rifiuti, che ha lavorato per anni, con ottimi risultati, anche nelle amministrazioni di centrosinistra. E’ da lei che la Cianci dovrebbe andare a lezione, magari per comprendere cosa sia un Piano finanziario della gestione dei rifiuti e come vada fatto, ammesso che le gravi carenze tecniche ed amministrative palesate possano mai essere sanate anche dal migliore degli insegnanti.
Certo non è facile a Roma mettere riparo ai disastri provocati dal centrosinistra con le sue inefficienze e la sua corruzione, come non sarà facile a Vasto mettere riparo ai disastri delle amministrazioni, vecchie e nuove, del centrosinistra.
Preoccupante è, infine, il “sostegno” di Articolo 1 MDP che, definendo la Cianci come “il fiore all’occhiello” dell’Amministrazione Menna, evidenzia che questo è il meglio che si possa avere da questa compagine al governo della città.