Quella che vado a raccontarvi in queste righe è una sensazione.
Ho incontrato Padre Eugenio, la prima volta ormai circa 25 anni fa. Fui colpito a prima vista, e a prima sensazione, da quell'uomo. Non essendo di Vasto in questo lasso di tempo non ho avuto grandi occasioni per incontrarlo nuovamente, fino a luglio scorso.
Con mia moglie siamo andati a chiedere di poter battezzare nostra figlia, e da subito, ho avuto l'impressione che non fosse mai trascorso tutto quel tempo, che ci fossimo incontrati sempre durante questi 25 anni.
La stretta di mano di Padre Eugenio è qualcosa che non si può si spiegare con le parole. E' come se ti leggesse l'anima. Il suo sorriso è definibile con una sola parola: "Accoglienza". La cosa straordinaria è che, al di là di quelli che possono essere i credi religiosi che abbiate, parlare con lui ti alleggerisce lo spirito e la mente. Non parlo, ovviamente, solo di quello che è il rito della confessione, parlo proprio del parlare con lui come si parla con i propri amici, compagni di vita, famigliari. E' da provare!
Vi consiglio di ritagliarvi 10 minuti del vostro tempo, mica due ore, ma fatelo. Entrare all'Incoronata e parlare con Padre Eugenio è un vero e proprio atto di benevolenza nei vostri confronti.