Pista ciclabile Lebba, 10 anni di 'vita' e autentico 'monumento allo spreco'

Il consigliere abruzzese Bracco parla di "vergogna regionale" per una struttura abbandonata ed in degrado

Gianni Quagliarella
01/08/2017
Attualità
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"Nonostante tra pochi mesi taglierà il traguardo dei dieci anni di vita, non può che essere definito un vero e proprio monumento allo spreco”.

Leandro Bracco, consigliere regionale di Sinistra Italiana, prende in esame il caso della pista ciclabile di località Lebba a Vasto e la definisce “una vergogna regionale”.

Bracco è durissimo: “Nel 2008 circa 600 mila euro di soldi pubblici sono stati impiegati per la progettazione e la costruzione di una pista ciclabile che oggi si trova abbandonata a se stessa, fra manutenzione inesistente, smottamenti del terreno e degrado”. E ancora: “Anziché essere un fiore all’occhiello del turismo dell’Abruzzo meridionale, si è trasformata in una vergogna regionale per la quale si è addirittura attivata la Corte dei Conti”.

Bracco ricorda poi come, nel 2015, la Polizia Locale abbia vietato il transito a pedoni e ciclisti, perché la pista era insicura e nota come “basta recarsi proprio nei pressi di questo monumento allo sperpero, possibilmente di giorno, perché di sera c’è da aver paura, per comprendere come l’opera si trovi all’anno zero”.

Il consigliere regionale si augura che la giunta Menna possa concludere i lavori entro metà mandato e aggiunge: “Come non di rado accade si è verificato un rimbalzo di responsabilità, in quanto l’amministrazione ha chiamato in causa il Consorzio di Bonifica al quale il Comune addebita la mancata manutenzione, riguardo soprattutto ad alcune aree di sua proprietà attraversate dalla pista ciclabile. A oggi in quegli spazi regna solo desolazione, una sorta di discarica a cielo aperto. Riguardo la soluzione della problematica – conclude Bracco – la politica vastese si gioca molta della sua credibilità”.

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