Regole certe e la possibilità di investire sul litorale con il rilascio di sette nuove concessioni demaniali.
Disco verde del Consiglio comunale al Piano spiaggia, approvato dopo 11 anni da tredici consiglieri di maggioranza e con i voti di due esponenti della minoranza Davide D’Alessandro ed Edmondo Laudazi (appoggio anche dal consigliere Guido Giangiacomo, assente al momento del voto). Si sono invece astenuti Alessandra Cappa, Francesco Prospero, Dina Carinci, Marco Gallo e Alessandro D’Elisa, mentre ha votato contro Vincenzo Suriani.
Con il via libera dell’assise civica si aggiunge l’ultimo tassello ad un lungo e complesso iter iniziato nel 2006 quando la precedente amministrazione comunale guidata da Luciano Lapenna decise di stoppare il piano spiaggia approvato durante la gestione del centrodestra dalla giunta guidata da Filippo Pietrocola.
Ieri il sindaco Francesco Menna, nell’esprimere soddisfazione per l’approvazione del documento di pianificazione del litorale, ha sottolineato “che i problemi sono stati causati dal continuo cambio di normative. E’ un piano che dà certezze e premialità agli operatori economici”, ha aggiunto, “coniugando lo sviluppo turistico con la tutela ambientale”.
E’ stato poi il suo predecessore Lapenna a ripercorrere le varie fasi dell’iter, lasciandosi andare ad una vera e propria autodifesa.
“Sono stato tirato in ballo da due soloni”, ha esordito riferendosi a D’Alessandro e Laudazi, “questi sveltoni pensano che un piano spiaggia sia un semplice provvedimento, è invece un Prg sottoposto ad una serie di pareri da parte degli enti sovra comunali. Ce ne sono voluti ben 17”.
Insomma, alla fine la città è riuscita ad avere il documento di programmazione, la cui mancata approvazione aveva spinto nei giorni scorsi il Tar di Pescara ad accogliere il ricorso presentato dall’Hotel Caravel – che aveva chiesto un ampliamento della concessione demaniale – dichiarando decadute le norme di salvaguardia.
In aula le minoranze hanno evidenziato “i colpevoli ritardi e le lungaggini burocratiche. La recente sentenza del Tar ha svegliato dal torpore l’amministrazione Menna e le ha imposto l’accelerazione”, affermano D’Alessandro e Laudazi, “adesso occorre lavorare sodo per una variante che risolva le tante incongruenze del piano appena approvato”.
“C’è poco da cantare vittoria”, aggiungono Cappa, D’Elisa, Prospero e Suriani, “il piano spiaggia è giunto in Consiglio solamente sotto la pressione del Tar, che ha riempito di critiche e di osservazioni la gestione della pratica da parte dell’amministrazione Lapenna. Come consiglieri di centrodestra sottolineiamo, ancora una volta, che gli unici irresponsabili sono proprio Menna, che opera in totale continuità col predecessore, Lapenna e i suoi assessori, che hanno fatto aspettare la città per undici anni, per poi varare un provvedimento carente e sconclusionato”.