Lo scorso fine settimana la Guardia di Finanza della provincia di Chieti ha svolto una vasta operazione per contrastare il fenomeno del cosiddetto lavoro in nero nel settore dele sale da ballo, discoteche e night club del territorio. L'attività ha coinvolto le fiamme gialle delle tenenze della zona (Chieti, Vasto, Lanciano e Ortona) che, dopo un'articolata e capillare attività di 'intelligence', hanno messo a punto un intervento congiunto e concomitante coordinato dal comandante provinciale di Chieti, il colonnello Gioacchino Angeloni. Molteplici i controlli ed un totale di 44 lavoratori in nero sorpresi a prestare la propria opera in alcuni night club senza essere stati assunti dai rispettivi datori di lavoro, in aperta violazione alla normativa in materia previdenziale ed infortunistica. I lavoratori in nero scoperti sono risultati essere tutte donne di varia nazionalità, tra cui italiane, africane, asiatiche e dell'Europa dell'Est. Sono in corso gli accertamenti volti ad accertare la posizione delle persone non comunitarie per capire se la loro presenza sul territorio è da ricondurre a motivi di lavoro o di piacere e se in possesso del regolare permesso di soggiorno. Grazie all'ultima legge finanziaria (legge nr. 296 del 2006) le sanzioni per l'omessa esibizione e l'omessa istituzione del libro paga o del libro matricola sono state inasprite e si va da un minimo di 4.000 ad un massimo di 12.000 euro (in precedenza la sanzione prevista era da 25 euro a 154). ''Sarà sempre più capillare e approfondito - afferma il comandante Angeloni - l'impegno delle fiamme gialle per contrastare il fenomeno del sommerso da lavoro ritenuto causa di turbative sociali, concorrenza sleale nei confronti di operatori che rispettano le norme e terreno di coltura per altre forme di illegalità''.