Pali arrugginiti e fatiscenti che si reggono chissà grazie a quali leggi della fisica e legati con cordoncini esili, portoncini divelti e rubati, recinzioni bucate e crollate, rifiuti vari tra cui bottiglie di plastica e indumenti vecchi e logori, rovi e canne che invadono il campo da gioco. Questo il quadro di degrado totale che si presenta da anni al campetto da calcio di via Palombari, situato a pochi metri dal centro commerciale. Un problema diventato ormai sempre più insostenibile, al quale finora il Comune non ha mai posto rimedio. E i residenti sono totalmente esasperati.
La struttura, costruita nel 2009 da un’impresa edile privata e completata soltanto l’anno successivo, è da considerarsi un’opera pubblica realizzata “a scomputo”, cioè in cambio di un aumento di cubatura da assegnarsi alla stessa ditta costruttrice dei vicini complessi residenziali. Data la sua esplicita finalità ludica e sociale, doveva diventare un punto di riferimento per i bambini e i genitori del quartiere: nel corso degli anni, invece, è stata soltanto protagonista di un progressivo e inarrestabile decadimento, dovuto nel caso specifico alla totale mancanza di gestione, sorveglianza e manutenzione da parte del Comune e alla conseguente e grave deficienza di senso civico di molti dei giovani avventori del campetto.
Se nel 2010 i residenti del quartiere già protestavano per l’indisponibilità del campo (le porte infatti erano state fissate soltanto a dicembre dello stesso anno), successivamente si sono dovuti lamentare per ben altri motivi, riscontrabili nel totale stato di incuria e sporcizia della struttura e nelle ripetute uscite della palla dal terreno di gioco, che andavano e vanno tuttora a danneggiare le loro abitazioni e autovetture, creando inoltre pericoli per i passanti e addirittura per le automobili che transitano nella trafficata via Cardone. La struttura, inoltre, da anni non rispetta neanche le più elementari norme di sicurezza: a parlare molto meglio di chi scrive sono le foto che accompagnano questo articolo, nelle quali si vedono le recinzioni massacrate e soprattutto i pali e le traverse fissati tra loro alla meno peggio: basterebbe una pallonata a causare il loro crollo, rischiosissimo per chiunque potesse trovarsi sulla linea di porta.
Un residente lamenta: “Dovrei rifare l’intero tetto di casa mia, ci sono moltissime tegole rotte a causa delle continue pallonate. La rete che garantiva un minimo di protezione è stata completamente distrutta. Sono venuti i Vigili urbani, ho chiamato i Carabinieri, tre giorni fa sono stato dal sindaco. Tutto inutile. Il sindaco mi ha detto di averlo affidato in gestione al prete (il parroco della vicina chiesa di Santa Maria del Sabato Santo, ndr). È venuta anche la Protezione civile a fare le foto, ma cosa fanno da anni tutti? Solo chiacchiere. Guarda qui (e indica lo spazio vuoto nel quale era presente il portoncino d’ingresso, ndr), hanno divelto il portoncino e non si sa che fine abbia fatto. Canne, rovi, sporcizia dovunque, vedi? Qui è tutto pericoloso: ci vengono i ragazzini, i bambini, basta un niente, una traversa che crolla e possono farsi male molto seriamente. Se ne sentono di continuo in televisione di storie simili. Il Comune vuole affidare la gestione alla chiesa di Santa Maria del Sabato Santo, ma con quali soldi pensano di poter porre rimedio a questa situazione?”.
Un altro residente ancora dice: “Io ho mandato una mail al Comune, alla quale non ho mai ricevuto risposta. Allora ho scritto una lettera protocollata diretta al sindaco e al comandante dei Vigili. Molti dei ragazzini che vengono qui sono indisciplinati, fanno casino, bevono e fumano chissà cosa e sono anche aggressivi, hanno minacciato anche dei residenti. Sapessi a mia moglie quante ne dicono, anche io ho avuto problemi con loro. E i loro genitori invece di rimproverarli li sostengono, perciò ne approfittano. C’è un flusso continuo di ragazzi, ieri sera sono rimasti a giocare e a fare rumore fino a tardissima serata. C’è un problema enorme a livello sociale e ambientale, anche all’esterno del campo ci sono problemi: passano carrozzine, mamme e bambini, è pericolosissimo. Ho già fatto presente tutte queste anomalie. Mi rivolgerò alla Procura della Repubblica se non si danno da fare. Quando si risolverà questa situazione? Qui hanno pulito, inaugurato e abbandonato. Noi residenti dobbiamo anche occuparci della pulizia e della manutenzione del giardino adiacente, sempre pieno di sporcizia, altrimenti non lo fa nessuno. Il Comune è solo capace di prendersi i soldi, non avrebbero potuto farci un parco giochi?”.
Domande alle quali è difficile rispondere: l’auspicio è che il Comune si decida al più presto a rimuovere almeno le porte pericolanti e i numerosi rifiuti presenti, sia per garantire la sicurezza e la salute dei bambini e dei ragazzini, sia per ripristinare un minimo di decoro e di civiltà, di cui la struttura e i residenti hanno un urgente ed evidente bisogno.