Zaini in spalla, si torna sui banchi di scuola. Suonerà infatti domani mattina la prima campanella per migliaia di alunni delle scuole del territorio Vastese. In particolare, riprenderanno oggi le attività scolastiche in diversi centri dell'entroterra: a Cupello, Pollutri, Scerni, Casalbordino, Gissi, Casalanguida, Furci, Carpineto Sinello, Guilmi, San Buono e San Buono. Un ritorno che sarà ancora una volta 'scaglionato', così come previsto dalle leggi sull'autonomia scolastica. A Vasto i primi a tornare in aula saranno, mercoledì 12 settembre, gli alunni del III circolo didattico. Giovedì 13, invece, inizieranno gli studenti di I e II circolo e delle superiori. A San Salvo si ricomincia tra giovedì 13 e lunedì 17. Diversi i problemi sull'agenda dei dirigenti scolastici: tra i principali alcune croniche carenze di aule e di strutture ed il precariato di non pochi insegnati. Intanto, in vista di questo nuovo anno scolastico, l'arcivescovo metropolita della diocesi di Chieti-Vasto, monsignor Bruno Forte, ha indirizzato un messaggio di augurio ai ragazzi ed ai giovani che riprendono la scuola, ai docenti ed al personale degli istituti che qui di seguito pubblichiamo: ''Carissimi Amici, desidero augurare a tutti Voi che riprendete la scuola, come ai Vostri Docenti e al Personale non docente dei vari Istituti scolastici, un anno ricco di impegno, di soddisfazione e di crescita nella conoscenza e nell'attenzione agli altri. La scuola è, in un certo senso, il ''controcanto'' dell'anima, il luogo dove si impara a vedere ogni cosa con interesse e amore, ma anche con la necessaria distanza critica, che consenta valutazioni fondate e scelte consapevoli. Proprio per questo quest'anno il mio augurio si unisce ad un invito concreto: come ben sapete, l'estate che si è appena conclusa è stata caratterizzata tra l'altro da un fenomeno di drammatica gravità, quello degli incendi che hanno devastato tanta parte della nostra Italia e dei Paesi vicini. L'emergenza incendi rivela aspetti tutt'altro che secondari: essa tocca il presente e il futuro di tutti, e gli atteggiamenti morali e spirituali con cui ci poniamo davanti alla natura e davanti al bene comune. Ecco perché ho reso pubblico un mio Comunicato, che Vi allego, in cui offro alcuni elementi di riflessione su ciò che è avvenuto. Vi chiederei di leggere questo breve testo e di commentarlo, comunicandomi, se volete, le Vostre impressioni. Anche così la scuola potrà essere una fucina di nuovo avvenire, che ci aiuti a far crescere la qualità della vita per tutti. Prego perché sia così per tutti e per ciascuno di Voi. Chiedo alle Istituzioni di fare il possibile (e l'impossibile!) perché nessuno a scuola si senta emarginato o mortificato: il pensiero va a tutti gli Amici diversamente abili, che hanno diritto ad una scuola a misura dei loro bisogni e delle straordinarie capacità che sono in Loro. A tutti auguro un cammino di luce e di gioia, nel desiderio di incontrarVi spesso, come già è avvenuto in tantissimi Istituti del territorio diocesano. Benedico Voi, le Vostre Famiglie, i Vostri Professori e l'intero Personale Scolastico, con tutto l'affetto del mio cuore di Padre e Pastore''.