La biglietteria automatica inutilizzabile e, adesso, anche i bagni chiusi. Rischia di diventare una stazione ''fantasma'', quella del Porto di Vasto. Utilizzato da molti pendolari e studenti, che per prendere il treno da e per Pescara lo preferiscono alla più decentrata stazione di Vasto-San Salvo, il secondo scalo ferroviario cittadino solleva le proteste degli utenti. Sull'emittrice di biglietti, nell'atrio dello stabile, campeggia un vistoso avviso che ne spiega l'indisponibilità. Motivo? I ripetuti atti di vandalismo. Proprio per questo, scusandosi con i viaggiatori, Rfi invita gli utenti a munirsi di biglietto altrove, indicando su un altro cartello una dozzina di punti vendita convenzionati, tra Pescara, San Vito, Casalbordino e Vasto. Chi non lo sa rischia però di dover pagare il sovrapprezzo e la multa acquistandolo a bordo. Adesso, amara, un'altra novità: la chiusura dei bagni. Secondo gli abituali frequentatori dello scalo, sarebbe stato rescisso il contratto con un'impresa di pulizie.