Non si placano le polemiche sul ''Vasto Film Festival''. Da Davide D'Alessandro, coordinatore di ''Polis'', riceviamo e pubblichiamo: ''Continua il silenzio dell'Amministrazione Lapenna-Forte-Del Prete e continua il silenzio del direttore artistico Remigio Truocchio. Quest'ultimo potrebbe anche rilasciare al Comune di Vasto una fattura di 145 mila euro, ma non basta. Neanche se arrivasse a Vasto il più grande direttore del mondo, potrebbe cavarsela con una semplice fattura. Noi vogliamo sapere come sono stati spesi i soldi nostri, i soldi di tutti i cittadini. Sia detto con chiarezza: noi non crediamo che l'ultimo Film Festival valga 145 mila euro + sponsorizzazioni, ma molto, molto meno. Truocchio deve far avere ai cittadini vastesi un resoconto dettagliato per dimostrare come ha speso quei soldi. Insomma: la Bosè quanto costa? E Salemme? E la Chiatti? E la Placido? L'Amministrazione Lapenna-Forte-Del Prete, dal canto suo, deve dire e presto ai cittadini vastesi dove sono finiti, come sono stati utilizzati, i soldi delle tante sponsorizzazioni. Chi le ha fatturate? Chi ha realizzato le migliaia di copie del giornale-depliant che non recava alcuna gerenza? Il Comune ha affidato la cura delle sponsorizzazioni sempre alla solita Società o ha fatto, come auspicabile, una gara? La Società ha garantito la realizzazione del giornale gratuitamente tenendo per sé le ricche sponsorizzazioni? E se un'altra Società, oltre al giornale gratuito, avesse garantito anche un ritorno economico per le casse del Comune, non sarebbe stato meglio? Come vedete, cari amici, le domande sono tante, ma le risposte mancano e mancano da troppi giorni. Lapenna parla della pensilina, Forte non parla e Del Prete è in vacanza. La seconda, dopo quella post-brodetto. Nicola, dopo un evento, si gode un periodo di svago. Io, al suo posto, pubblicherei su ''la Voce'' due pagine di note spese, precisando anche il costo della lampadina: 145 mila euro + sponsorizzazioni sono stati spesi così e cosà. Sarebbe il trionfo della trasparenza davanti a tutta la città. E' chiedere troppo? Poi, potrebbe di nuovo andare in vacanza...''.