Bonifica amianto friabile: i recenti 'blitz' riaprono una questione sempre urgente

Fabio Bianchi
10/03/2017
Attualità
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Il recentissimo blitz della Compagnia di Carabinieri di Lanciano alla ricerca di amianto, che ha localizzato ben quindici edifici industriali ancora ricoperti con onduline in Eternit, ha riportato alla ribalta un annoso problema: quello della bonifica dell'amianto friabile.

Una questione, va detto, ancora non risolta, nonostante i venticinque anni passati da quando, nel 1992, venne approvata la legge che pose fine all'utilizzo dell'eternit nell'edilizia e diede inizio al grande lavoro di eliminazione e smaltimento: un lavoro che, come dimostrato da blitz come questo, ancora non si è concluso.

Ma perché è tanto importante effettuare la bonifica dell'amianto, e quali sono i modi corretti di farlo? Per avere una risposta competente ci siamo rivolti ad uno dei nomi più di spicco nel settore della rimozione e bonifica dell'amianto friabile nel Paese, ossia a Recover Italia, una ditta specializzata. Le risposte che abbiamo avuto hanno confermato l'urgenza e l'importanza della questione.

Il pericolo amianto

L'amianto, infatti, non perde di pericolosità con il passare del tempo: al contrario, si sfalda progressivamente, liberando una quantità sempre maggiore delle fibre che lo compongono e che, se da un lato ne facevano un ottimo isolante, dall'altro possono intossicare chi le inala fino a causare asbestosi e tumori delle vie respiratorie.

L'importanza della bonifica

Oltre alla questione delle sanzioni derivanti dalla non osservanza delle norme in merito, quindi, effettuare la bonifica dell'amianto dagli edifici di proprietà è una pratica necessaria per tutelare la salute di tutti coloro che vi abitano o vi lavorano: solo l'azione esperta di un'azienda competente, che saprà provvedere allo smontaggio dei pannelli e al loro contenimento in sicurezza, combinata con lo smaltimento presso una discarica appositamente attrezzata e autorizzata, può risolvere il problema in maniera definitiva.

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