BLACK OUT AL CARCERE, LA STORIA SI RIPETE

a cura della redazione
25/08/2007
Attualità
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Sono ormai diversi anni che il personale di custodia del carcere di Torre Sinello di Vasto si trova ad affrontare problemi di malfunzionamento degli impianti elettrici durante il proprio servizio. L'altro giorno, per l'ennesima volta, si è verificato il solito corto circuito che ha mandato in tilt l'impianto elettrico di una sezione detentiva e che ha generato proteste da parte di detenuti costretti a stare al buio. Le proteste dei ristretti si sono concretizzate con il rifiuto del vitto fornito dal carcere e non sono giunte a forme ancor più eclatanti solo grazie alla buona volontà di operatori che hanno consentito di individuare il guasto e ripristinare per fortuna l'energia elettrica. Gli impianti elettrici del carcere risultano ormai obsoleti e non più a norma poiché non vengono isolati dalle condotte idriche e dagli scarichi fognanti, determinando spesso corti circuiti che provocano appunto la mancanza di energia elettrica. Qualche anno fa, addirittura per diverse ore, l'intero penitenziario rimase completamente al buio di sera sempre a causa di un malfunzionamento degli impianti elettrici che determinò notevoli disagi sia ai detenuti che al personale che non poteva aprire alcuni dei cancelli che funzionano elettricamente. Lo stesso personale più volte ha sollecitato la messa a norma di tali impianti, ma né la direzione dell'Istituto, né gli organi preposti del Provveditorato dell'Amministrazione penitenziaria di Pescara hanno mai provveduto a stanziare somme per lavori di isolamento dei cavi elettrici da condotte idriche e scarichi.

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