Tornata al suo splendore dopo i necessari lavori di ristrutturazione, la villetta di Belvedere Romani, tanto cara ai vastesi perché all'interno è situato il Monumento all'Emigrante, opera dello scomparso scultore ortonese Aldo D'Adamo, è stata ufficialmente riaperta, con il taglio del nastro, ieri pomeriggio, alla presenza del sindaco Luciano Lapenna, dell'assessore ai Lavori Pubblici Vincenzo Sputore e del presidente dell'associazione ''Pro Emigranti Abruzzesi nel Mondo'', Silvio Petroro. Restituito alla città, dunque, uno dei pochi polmoni verdi che possiede, meta di tanta gente, specialmente in estate, quando tornano in città migliaia di vastesi residenti all'estero. Rendere omaggio al monumento significa ricordare i propri cari che non sono più in vita, i sacrifici fatti e la propria storia. Ma, come ha sottolineato il comm. Silvio Petroro in uno dei suoi ultimi interventi, il Monumento ha la funzione, principalmente, di far ricordare nel tempo il ruolo avuto dagli emigranti nella ripresa economica della Nazione. A Petroro si devono, com'è noto, anche la realizzazione dei ponti dell'Amicizia con le tante comunità vastesi sparse nel mondo e il gemellaggio tra Vasto e Perth nel lontano 18 dicembre 1989.