A distanza di una settimana dalla nevicata che ha interessato la nostra città è opportuno fare alcune riflessioni.
Nell’immediatezza dei fatti abbiamo voluto tacere per due motivi ben precisi. Innanzitutto perché ci è parso doveroso rimanere in silenzio rispetto agli eventi tragici che hanno colpito la nostra regione. In secondo luogo perché siamo convinti che una seria riflessione possa farsi solo al termine degli accadimenti. Ebbene, è necessario premettere che ‘l’emergenza’ e ‘l’eccezionalità’ delle condizioni meteo, dovute alle copiose nevicate che si sono abbattute sulla nostra regione, non hanno riguardato, per fortuna, la nostra città.
A Vasto, la scorsa settimana, sono caduti circa venti, trenta centimetri di neve ed è rispetto a questo fatto che va verificato l’operato dell’Amministrazione comunale. Non possiamo esimerci, allora, in chiave critica ma costruttiva, dal rilevare come l’evento, si ripete, nient’affatto eccezionale, sia stato gestito con superficialità e totale mancanza di coordinamento. Lunedì scorso abbiamo tutti verificato, nonostante le preannunciate nevicate, l’inspiegabile assenza di spazzaneve e l’assoluta mancanza di spargimento di sale sulle strade. Allo stesso modo abbiamo tutti assistito, e con stupore, alla scelta incongrua di chiudere le scuole a metà mattina, allorquando, cioè, le strade principali della città risultavano ampiamente impraticabili: ciò ha generato situazioni di pericolo, confusione e di inutile allarme e disagio per le famiglie degli studenti. Oltremodo negativo è poi il giudizio relativo alla ‘comunicazione’ ai cittadini: da un lato, infatti, sono state rare e insufficienti le informazioni relative al progredire delle operazioni di pulizia delle strade e alle altre incombenze necessarie a risolvere i contingenti problemi della città - problemi, per vero, generati più dai ritardi e dalla inadeguatezza degli interventi che dalla neve scesa; dall’altro, con eccessiva facilità, ci si è ‘adirati’ rispetto agli ‘allarmi’ circolati in città senza avvedersi che essi erano proprio la conseguenza del perdurante e colpevole silenzio dell’Amministrazione nei confronti dei cittadini. Nessuna informazione è stata fornita a coloro che sono rimasti per ore, quando non per giorni, senza l’energia elettrica, e se è vero che tale erogazione non compete al Comune, è altrettanto vero che lo stesso avrebbe potuto essere, anzi, avrebbe dovuto essere, più vicino ai propri cittadini soccorrendoli tempestivamente attraverso la predisposizione di tutto ciò che poteva ridurre il loro disagio. Una riflessione a parte merita, poi, il capitolo relativo alla prolungata chiusura delle scuole: lunedì mattina, allorquando la nevicata è iniziata, tutti gli impianti termici delle scuole vastesi risultavano funzionanti, ne è la prova l’ingresso a scuola dei ragazzi. Lo stesso Sindaco di Vasto aveva voluto dare ampio risalto mediatico ai sopralluoghi personalmente effettuati presso i plessi scolastici, appena qualche giorno prima, per verificare la perfetta funzionalità e sicurezza delle scuole. Non si comprende, allora, come mai, solo tre giorni dopo, le scuole siano diventate luoghi poco ‘sicuri’ - di ‘sicurezza’ ha parlato proprio il Primo Cittadino, con ciò contribuendo a ingenerare quell’allarmismo da lui stesso deprecato - e abbiano subito, tutte, l’improvvisa e contemporanea rottura degli impianti. Né è possibile comprendere, anche perché mai reso noto, come mai ci siano voluti ben quattro giorni per risolvere il problema.
D’altra parte, la stessa Amministrazione non si è premurata di specificare quali scuole fossero effettivamente interessate da problemi, né quali fossero i problemi stessi nello specifico, trincerandosi dietro generiche informazioni riguardanti ‘tutte le scuole’. Le stesse generiche informazioni hanno caratterizzato la situazione del torrente Buonanotte e quella dell’abitato di Vasto Marina, quest’ultima, come al solito, abbandonata a se stessa dopo le copiose piogge degli ultimi giorni. Anche la gestione delle strade e della viabilità in genere non è parsa adeguata: su numerose arterie cittadine si sono aperte vere e proprie pericolose voragini, fonte di pericolo per l’incolumità dei cittadini. Sotto gli occhi di tutti, ancora, è il disagio e il pericolo dovuto alla caduta, anche da alberi di grandi dimensioni, di numerosi rami che ancora giacciono ai margini delle strade, in attesa, a distanza di una settimana, che qualcuno si occupi di rimuoverli. L’impressione, rispetto a tali fatti, è che l’Amministrazione si sia fatta cogliere di sorpresa da un evento meteorologico non solo ampiamente annunciato, ma di proporzioni ridotte rispetto al nostro territorio comunale, rimanendo ad aspettare che la pioggia e l’aumento delle temperature risolvessero i maggiori inconvenienti. Ci sembra doveroso dire che Vasto merita di più”.
È quanto hanno dichiarato i Consiglieri comunali di minoranza Alessandra Cappa (Unione per Vasto), Alessandro D’Elisa (Gruppo Misto), Edmondo Laudazi (Il Nuovo Faro), Francesco Prospero (Progetto per Vasto) e Vincenzo Suriani (Fratelli d’Italia-An).
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