Un clima di gioia e di cordialità ha contrassegnato la visita del Cardinale Francesco Monterisi, Arciprete della Basilica Papale di San Paolo fuori le Mura, alla città del Vasto nei giorni 21 e 22 gennaio.
Una presenza molto attesa sia perché il Porporato è nipote di Mons. Nicola Monterisi, che è stato Arcivescovo di Chieti dal 15 dicembre 1919 fino al 5 ottobre 1929, data in cui fu promosso nella sede primaziale di Salerno, sia per il ruolo avuto in ambito ecclesiale, anche prima di diventare Cardinale.
Nunzio Apostolico in Bosnia-Erzegovina, poi Segretario della Congregazione per i Vescovi e del Sacro Collegio, in qualità del quale ha partecipato senza diritto di voto al conclave del 2005. È stato nominato cardinale da Papa Benedetto XVI nel concistoro del 20 novembre 2010. E’ il primo porporato nativo di Barletta. La portata storica di questa nomina è stata celebrata dalla città e dall’arcidiocesi il 30 dicembre 2010 in occasione dei solenni festeggiamenti in onore di San Ruggero, vescovo e patrono dell'arcidiocesi.
Nella mattinata di sabato il Porporato, accompagnato dal cav. Fabrizio Mechi (da costui e dalla sua associazione è partita l’iniziativa), è stato ricevuto a palazzo di città dal sindaco Francesco Menna, dal presidente del Consiglio comunale Giuseppe Forte e da alcuni assessori e consiglieri dell’Amministrazione comunale.
Un incontro molto cordiale, durante il quale il Cardinale si è complimentato per aver trovato una città bella artisticamente, ma anche pulita e ordinata. Il sindaco ha donato all’ospite un cofanetto contenente i due volumi della storia di Vasto scritta da Luigi Marchesani. Il prelato ha contraccambiato, donando al primo cittadino un portachiavi riproducente l'immagine di Papa Francesco. In serata il Cardinale ha avuto la possibilità di salutare il nostro Arcivescovo Mons. Bruno Forte, nei locali della Parrocchia di S. Giovanni Bosco, dove Padre Bruno si è recato per incontrare i fidanzati della zona pastorale di Vasto.
Domenica 22, alle ore 11,30, il Card. Monterisi ha presieduto la celebrazione eucaristica nella Concattedrale di S. Giuseppe, alla presenza dei fedeli della parrocchia e delle autorità politiche, tra cui il sindaco Menna, il presidente Forte e gli assessori Paola Cianci e Luigi Marcello. Il Porporato è stato salutato dal parroco don Gianfranco Travaglini, che lo ha ringraziato per aver accettato l’invito e per la sua grande affabilità. L’omelia del Cardinale è stata incentrata sul tema delle letture bibliche: il Signore è mia luce e mia salvezza. Gesù è spinto ad intraprendere il suo ministero dalla notizia dell’arresto di Giovanni Battista. E va in Galilea, terra disprezzata, assieme ai suoi abitanti, dai Giudei di Gerusalemme. Qui Egli sceglie i destinatari della sua parola: non i giudei puri, ma gli esclusi e i lontani. Ad essi Gesù rivolge l’invito pressante alla conversione, passo iniziale per accogliere la luce nuova che porta alla salvezza.
Il Porporato ha concluso il suo approfondimento sollecitando tutti i presenti ad essere sempre disponibili a seguire la Parola di Dio e a cercare l’unità in un rinnovato impegno ecumenico.