SIMONE CRISTICCHI CANTA QUESTA SERA A VASTO MARINA

Massimo Giuliano
16/08/2007
Attualità
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Questa sera, giovedì 16 agosto, Simone Cristicchi suonerà a Vasto, sul lungomare Ernesto Cordella, per un concerto gratuito. L'inizio è previsto a partire dalle 22. Almeno due sono i legami che il vincitore dell'ultimo Festival di Sanremo ha con l'Abruzzo: innanzitutto l'amicizia con la lancianese Momo, che lo ha portato a scrivere insieme a lei il brano ''Che bella gente'', proposto l'anno scorso sul palco dell'Ariston; e poi la ''citazione'' di Mario Magnotta nel brano ''L'Italia di Piero''. Il celebre bidello aquilano, infatti, protagonista nei primi anni '80 di alcuni esilaranti scherzi, è conosciuto oltre i confini regionali, e l'artista romano ha scelto di ''omaggiarlo'' nominandolo, appunto, in uno dei suoi ultimi singoli. Dopo l'importante esperienza teatrale con la spettacolo ''Centro di igiene mentale'', Simone Cristicchi è ripartito ai primi di giugno con il suo tour estivo, intitolato ''Dall'altra parte del cancello'' come il cd uscito all'indomani del trionfo nella città dei fiori. Sul palco con Cristicchi ci saranno Andrea Rosatelli (basso e contrabbasso), Davide Aru (chitarre e mandolino), Valter Sacripanti (batteria), Clemente Ferrari (tastiere e piano) e Olen Cesari (violino). Sarà l'occasione per ascoltare, una volta di più, le sue composizioni intrise soprattutto di ironia: «Sono convinto - dice Cristicchi - che tramite l'ironia si possano mandare dei messaggi anche importanti. Il maestro era Rino Gaetano, che con i suoi testi si è rivelato quasi ''profetico'' («...allestite anche le unioni tra le ditte di canzoni...», diceva in 'Escluso il cane'). Mi sento molto vicino alla fragilità di Troisi, che pure viene considerato un grande attore comico». ''Vorrei cantare come Biagio'', primo grande successo di Cristicchi, contestava il vizio commerciale di cercare sempre la hit del momento... ed è diventata a sua volta un tormentone! «Quando la canzone è nata - risponde Simone - non ho percepito la sua ambiguità. Poi, parlando con la gente, ho scoperto che ognuno la interpretava diversamente. È un pregio, ma anche un pericolo: si rischia l'equivoco. Dopo il successo che il brano ha avuto, mi definisco un ''tormentone per caso'', nel senso che ''Vorrei cantare come Biagio'' era un pezzo che neanche volevo proporre alla mia casa discografica...». Nel suo primo cd, Cristicchi ha avuto l'opportunità di duettare con Sergio Endrigo: «Il mio produttore mi fece ascoltare ''Questo è amore'', un brano di Endrigo poco conosciuto, ma di meravigliosa poesia. Me ne innamorai all'istante e chiesi di contattarlo. Endrigo volle ascoltare le cose che facevo, poi accettò. Venne in studio e incise la sua maestosa ed elegante voce. Il risultato è la cosa più bella che mi sia capitata di fare con la musica». Cosa dire della vittoria a Sanremo? «Sono stato molto contento di aver vinto con una canzone come ''Ti regalerò una rosa''. Ho conosciuto tante persone come Antonio (il protagonista del brano, ndr) e vorrei una maggiore sensibilità nei confronti dei malati di mente, persone spesso sole e che hanno bisogno di un sorriso da parte della gente». A seguire il classico e tradizionale spettacolo pirotecnico sul mare di Ferragosto.

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