Le Frane a Vasto ed un 'viaggio tra storia e scienza' nel libro di Elio Bitritto

Gli eventi disastrosi del 1816 e del 1956 sotto i riflettori con lo sguardo puntato alla realtà attuale

21/11/2016
Territorio
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“… nel mese di aprile dello scorso anno 1816. Questo il titolo del libro del prof. Elio Bitritto, edito dalla Casa Editrice Q, presentato sabato mattina presso l’auditorium 'Maurizio Natale' dell’Istituto ‘Filippo Palizzi’ nell’ambito di un convegno organizzato dall’Ordine dei Geologi della Regione Abruzzo, con il patrocinio del Comune, del Lions Club ‘Adriatica Vittoria Colonna’ e dalla Società Vastese di Storia Patria.

Sono passati duecento anni dalla “Grande Frana” del 1816, di cui si sapeva sun’ora poco o niente, e sessanta dalla più recente del 1956 e si può dire che molto è cambiato e molto, purtroppo, non è cambiato. 

È cambiato l’approccio al fenomeno, sono cambiate le tecniche di prevenzione e di recupero, è cambiata anche la consapevolezza della tutela dell’ambiente: non è cambiato il diluvio di parole che ha accompagnato ed ancora accompagna il ripetersi di catastrofi ambientali quali le frane, le alluvioni, i terremoti oggetto, sempre a posteriori, di tavole rotonde, interviste a scienziati, previsioni più o meno attendibili: il tutto fedelmente riportato dai media, con una punta di maggiore attenzione all’aspetto umano dell’evento.  

Ma la tragedia sta nel fatto che mentre i terremoti non sono prevedibili, le frane e le alluvioni sono, in generale, prevedibili ma nulla o quasi si fa in questa direzione. 

Questa pubblicazione è un sorta di “viaggio tra storia e scienza”, come ha scritto Giuseppe Tagliente, l’editore, ma ”è anche un monito a conoscere lo spazio in cui si vive per conservarlo, per curarlo, per amarlo: è soprattutto un invito ad una maggiore presa di coscienza degli amministratori a qualsiasi livello. Non esiste spesa maggiore di quella rinviata, non esiste colpa maggiore di quella della omissione, soprattutto in presenza di una evoluzione del clima che è ormai sotto gli occhi di tutti“. 

Un. notevole contributo al dibattito su queste questioni hanno dato il presidente dell’Ordine Regionale dei Geologi, Nicola Tullo; la dott.ssa Adriana Cavaglià dell’Ordine Nazionale, e il geologo vastese dott. Luigi Di Totto, il quale ha efficacemente rappresentato la situazione del territorio di Vasto e del Vastese dal punto di vista idrogeologico e le dinamiche in corso.

Un saluto al convegno hanno portato il sindaco Francesco Menna e il preside del Palizzi Gaetano Fuiano che hanno voluto sottolineare l’importanza del volume del prof. Bitritto.

articolo da quiquotidiano.it

Fotoservizio di Massimo Molino

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