A lezione di legalità: itinerari educativi per prevenire il bullismo e il cyberbullismo

Le iniziative all'Istituto Comprensivo 'Rossetti' di Vasto

riceviamo e pubblichiamo
18/11/2016
Associazioni
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A lezione di legalità: bullismo e cyberbullismo.

Legalità e bullismo sono due temi vigorosi del nostro vivere contemporaneo, di qui la necessità di organizzare all’interno dell’IC G.Rossetti degli incontri volti a spiegare non solo il concetto di legalità e la sua importanza, ma in particolare il preoccupante fenomeno del bullismo e cyberbullismo.

Mercoledì 16 novembre presso l’Aula Magna dell’IC G.Rossetti cinque delle nove classi seconde della scuola secondaria di primo grado hanno incontrato il Presidente dell’Associazione Emily Prof.ssa Teresa Maria Di Santo, docente presso l’ITSET Palizzi di Vasto, la dott.ssa Manuela Colanzi, psicologa, l’avv. Silvia Notaro e avv. Concetta Di Stefano del Centro Antiviolenza S.A.V.E.

Il Dirigente Scolastico prof.ssa Maria Pia Di Carlo ha invitato i presenti a trasformare questa giornata in efficace e fruttifera nella misura in cui si capisce che la strategia migliore per combattere il bullismo è la prevenzione, alla base della quale c’è la promozione di un clima culturale, sociale ed emotivo in grado di scoraggiare sul nascere i comportamenti di prevaricazione e prepotenza.

La scuola è il primo luogo di relazioni sociali per i ragazzi e, in virtù del suo ruolo educativo, ha la responsabilità di farsi portavoce di alcuni valori che possono aiutare a prevenire il bullismo, come promuovere la conoscenza reciproca, favorire l’autostima dei ragazzi, insegnare l’apertura verso la diversità e il rispetto degli altri, insegnare ad affrontare i conflitti invece di negarli, spiegare l’importanza del rispetto di regole di convivenza condivise.

Durante l’incontro si è cercato di informare i ragazzi e di renderli consapevoli della gravità dei fatti di bullismo, dell'importanza del rispetto delle regole, della trasgressione come condizione fisiologica dell'adolescenza, dei pericoli legati alla navigazione in internet, del ruolo degli insegnanti e dei genitori.

Una seria preoccupazione è stata espressa durante gli interventi che hanno denunciato la scarsa collaborazione da parte dei genitori, spesso pronti a coprire i propri figli, e la difficoltà, da parte della scuola, di intervenire con sanzioni disciplinari. I ragazzi devono capire che dietro a certi atti ci sono dei reati e che a 14 anni sono perseguibili. Senza contare che questi comportamenti hanno conseguenze che rimangono nel tempo, sia dal punto di vista psicologico, per chi li fa e per chi li subisce, sia perché 'rimangono' nella rete.

La prof.ssa Di Santo nella sua relazione ha sottolineato l’importanza di saper costruire delle buone relazioni, di saper ascoltare le altre persone (parole, gesti...). Si è soffermata sulla definizione di atti di prepotenza tra adolescenti, sulle differenze da cogliere tra il bullismo e il cyberbullismo e perché va contrastato. Ha evidenziato che non esiste mai un motivo per essere superiore dell'altro, e che la caratteristica principale del bullismo sono certi comportamenti di prepotenza ripetuti nel tempo nei confronti della stessa persona. Occorre promuovere una coscienza per smontare i bulli.

La dott.ssa Colanzi ha simulato un caso presunto di bullismo coordinando alcuni studenti nella drammatizzazione del caso. Ha spiegato come fare prevenzione e come lottare contro il bullismo e quanto tutto ciò siano divenute azioni di sistema: esse vanno ricondotte nel quadro complessivo delle attività volte all’educazione alla legalità e alla cittadinanza, nel quadro indifferibile rappresentato dai principi della Costituzione.

L’avv. Silvia Notaro prima e l’avv. Concetta Di Stefano poi, hanno evidenziato le responsabilità penali dei minorenni che compiono tali atti: l’imputabilità del bullo, l’esercizio dell’azione penale (sfera della vittima o di chi circonda la vittima), le risposte del sistema giudiziale minorile, i profili comparatistici e i reati ascrivibili alla condotta di cyberbullismo, del Flaming aspetto del cyberbullismo, di comportamenti violenti e volgari anche on line volti a iniziare battaglie in blog, denigrazioni, atti persecutori (stalking)…

L’incontro è terminato con un vivace e acceso dibattito tra gli importanti relatori e gli alunni che hanno capito che un atto di prepotenza va indubbiamente sempre contrastato e mai assecondato.

Il secondo incontro con l’Associazione Emily Abruzzo, sempre a titolo gratuito, è previsto per mercoledì 23 novembre (le altre classi seconde della scuola secondaria di primo grado) sempre presso l’Aula Magna dell’IC G.Rossetti. Interverranno oltre alla Prof.ssa Di Santo, l’Avv. Giuseppina Fabbretti Torricella, vice presidente Emily Abruzzo e Presidente Cammino Vasto, la dott.ssa Mara Rricciuti e la dott.ssa Maria Concetta Di Ciero. Un ultimo incontro sarà rivolto ai genitori degli allievi coinvolti nel progetto.

Emma Columbro

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