Alla vigilia di Vastese-Campobasso 'luci' sul libro dedicato a Vincenzo Cosco

Sabato a Palazzo d'Avalos la presentazione di 'Grazie per questo momento' dell'autore Giuseppe Formato

redazione
11/10/2016
Personaggi
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“Alla vigilia di Vastese – Campobasso, il ricordo dello Special Wolf” è l’evento che anticiperà la partita dello stadio Aragona di Vasto di domenica 16 ottobre.

La Pinacoteca di Palazzo d’Avalos , infatti, sabato 15 ottobre dalle ore 16,30 sarà teatro della presentazione, anche in terra abruzzese, del libro Grazie per questo momento. La storia di Vincenzo Cosco, scritto dal giornalista molisano Giuseppe Formato, Edizioni Keplero, prefazione del giornalista Xavier Jacobelli, direttore editoriale del corrieredellosport.it.

Il compianto allenatore di Santa Croce di Magliano ha giocato e allenato sia la Vastese (1989-1991 e 2002-2004), sia il Campobasso (1993-1996 e 2010/2011) e, per l’occasione del sentito incontro, i protagonisti di quest’anno dei due club si ritroveranno per ricordare l’amato trainer, che ha lasciato tracce indelebili nelle due città.

Tra le altre cose, Cosco, partito dal Molise, ha lasciato il segno in tutte le città dove ha vissuto e lo scorso 7 marzo anche l’Associazione Italiana Allenatori Calcio ha riconosciuto la bontà della sua opera calcistica, assegnando a Coverciano allo Special Wolf la Panchina d’Oro Speciale.

I proventi della vendita dei libri andranno a finanziare il progetto ‘VinCo la partita della salute: Vincenzo Cosco continua ad allenare’, che sarà curato dalla Fondazione Neuromed di Pozzilli.

La presentazione di Vasto arriva dopo le tappe, che hanno visto il giornalista Giuseppe Formato e il presidente Mario Pietracupa, ricordare, attraverso la biografia, mister Cosco a Campobasso, San Giacomo degli Schiavoni, Cercemaggiore, Andria e Matera.

“L’idea della biografia di Vincenzo Cosco – ricorda il giornalista Giuseppe Formato – è nata quando il mister stava vivendo la parte più intensa della sua carriera di allenatore. Ne abbiamo parlato tante volte e nostra intenzione era quella di pubblicarla qualora lo Special Wolf fosse riuscito a esordire almeno in serie B. È del periodo più difficile della sua vita terrena, invece, la sua idea di pubblicarla postuma, attribuendole un significato particolare. Anzi, il libro fornirà diversi significati, che i lettori stanno scoprendo con la lettura delle tantissime copie che si stanno vendendo in tutta Italia. Ha voluto legare la sua storia alla Fondazione Neuromed quando ha capito che la malattia stesse prendendo il sopravvento. Voleva contribuire con un gesto, una goccia nell’oceano, ad aiutare la prevenzione e la ricerca scientifica, per trovare le cure alle tante malattie rispetto alle quali ancora si trovano le soluzioni. Il ricordo più bello di questa fase è il calore che sto trovando in giro per l’Italia, segno questo che Vincenzo Cosco è ancora amato da parte dei tifosi che lo hanno conosciuto come uomo, prima ancora che come allenatore di calcio”.

“Special Wolf era un amico, condividevamo inoltre la passione calcistica – le parole di Mario Pietracupa, presidente della Fondazione Neuromed, autore del capitolo introduttivo del libro – L’ho apprezzato come uomo, prima ancora che come tecnico. Un’amicizia di quelle epidermiche, che non hanno bisogno delle frequentazioni per rafforzarsi anche se ero aggiornato su ogni suo spostamento. Quando ha capito che qualcosa non andava ha chiesto di me, tramite Giuseppe, per essere aiutato, fidandosi della mia esperienza e delle mie conoscenze e sapendo che da pochissimo avevo perso mia moglie per lo stesso “male”. Nonostante la sua consapevolezza le speranze erano poche. Potete immaginare quale sia stato il coinvolgimento emotivo di questa vicenda. L’insegnamento che lui ha lasciato è andato al di là nel momento in cui, sempre tramite Giuseppe, mi ha consegnato il testimone invitandomi, attraverso il suo esempio, a diffondere la cultura della prevenzione e della ricerca scientifica. Se l’aspirazione di ognuno di noi è quella di lasciare un segno del proprio passaggio Vincenzo c’è riuscito. Chi vive un dramma personale è portato in genere a chiudersi in se stesso noi invece metteremo questa esperienza nonché esempio di vita a disposizione soprattutto delle giovani generazioni. Parlarne è importante per prevenire e sconfiggere il male del secolo e per me sarà anche un modo per accomunare nel ricordo di Vincenzo anche mia moglie Sara”.

Oltre a Giuseppe Formato e Mario Pietracupa, all’evento di Vasto parteciperanno il sindaco Francesco Menna, l’assessore Carlo Della Penna, i presidenti della Figc/Lnd Abruzzo e Molise, rispettivamente Daniele Ortolano e Piero Di Cristinzi, i presidenti, direttori sportivi e allenatori di Vastese e Campobasso, Franco Bolami, Giulio Perrucci, Pino De Filippis, Antonio Minadeo, Gianluca Colavitto e Raffaele Novelli, oltre al preparatore atletico biancorosso Roberto Barrea.

Prevista la partecipazione anche dell’avvocato e allenatore Stefano Maggiani e di mister Marco Maestripieri.

Modererà l’evento Michele Cappa, direttore area marketing e comunicazione della Vastese.

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