Sarebbe stata una vittoria pesantissima, la Vastese l’avrebbe anche meritata ma l’ottavo gol dei novanta incredibili minuti al San Marino Stadium ha privato i biancorossi di due punti preziosi.
Tornando a casa alla fine con un pareggio dopo essere stati avanti di due gol e subendo la rete del definitivo 4 a 4 in pieno recupero.
Dopo il canonico lunedì di riposo il gruppo vastese, al gran completo, è tornato ad allenarsi agli ordini di mister Gianluca Colavitto in vista del prossimo match interno in programma domenica 18 settembre quando all’Aragona saranno di scena gli ascolani del Monticelli ancora a caccia del primo successo nel girone F.
Prima di pensare al prossimo match abbiamo scambiato quattro chiacchiere con il quasi trentaseienne (li compirà mercoledì 21 settembre) centrale difensivo Giuseppe Allocca, scelto al suo arrivo come capitano della Vastese, lo scorso anno vincitore con l’Herculaneum dell’Eccellenza campana ma vantando nel suo lungo curriculum un bottino di quasi 400 presenze in Serie D.
C’è ancora amarezza per i due punti lasciati a San Marino, cos’è mancato per portare a casa quello che sarebbe stato il secondo successo consecutivo? “La concentrazione, soprattutto dopo i nostri gol, quando si è avanti di due reti non puoi lasciarti sfuggire la vittoria, abbiamo subito gol evitabilissimi eppure da fine luglio lavoriamo intensamente sulla fase difensiva”.
Alla vigilia si parlava di San Marino come una delle accreditate per la vittoria finale, visti da vicino dall’alto delle tua esperienza possono ambire al salto diretto di categoria? “Se alla vigilia si poteva parlare di pareggio come risultato positivo per noi dopo averli affrontati e per come si è sviluppata la domenica il segno X a noi è andato strettissimo, li ho visti in difficoltà nella fase difensiva ma per dare giudizi definitivi sulle nostre avversarie è ancora troppo presto, siamo solo alla seconda giornata”.
In Abruzzo sul finire degli anni 90 con la maglia della Santegidiese, unica stagione lontano dalla tua Campania dove hai indossato diverse casacche sempre in Interregionale, tra il girone attuale e quello meridionale quali differenze ha trovato? “In primis quello ambientale dettaglio tutt’altro che secondario, poi in campo almeno in queste prime uscite tra Coppa e campionato le nostre avversarie guardavano al bel gioco propendendo di più per il possesso palla attaccando poco la porta”.
4 punti e secondo posto a meno due dalla vetta, questa Vastese in quale zona di classifica deve guardare? “Due partite non possono consegnare la verità assoluta, so che questo gruppo ha grandissimi margini di miglioramento, per alcuni under al primo anno in questo campionato il rodaggio è sicuramente più lungo, affrontiamo un campionato ‘brutto’, con le dovute proporzioni lo paragono alla Serie B, i campionati di Serie D sono sempre difficili da vincere, nascondo sempre mille insidie, noi dovremo scendere in campo sempre con il massimo della concentrazione eseguendo quello che ci viene impartito in allenamento e ricordandoci che le partite durano sempre di più di novanta minuti”.
All’orizzonte la ‘campagna marchigiana’ con le sfide interne contro Monticelli e Recanatese intervallate dalle insidiose trasferte di Fermo e Matelica, dopo questi trecentosessanta minuti quanti punti in più avrà la Vastese? “Intanto pensiamo ai tre da conquistare obbligatoriamente domenica contro il Monticelli, poi penseremo alle altre, le prossime due trasferte saranno impegnative ma preferisco affrontarle a inizio campionato almeno si riesce a capire il reale peso del girone”.
Lo staff tecnico ha avuto pochi dubbi scegliendoti come nuovo capitano biancorosso, ti sei chiesto perché hanno deciso di affidarla proprio a te la fascia? “Avranno guardato all’anzianità(sorride) essendo uno degli elementi più esperti in rosa, per più di una situazione è una bella responsabilità, sono orgoglioso di indossarla, in piazze grandi è bello essere capitano e Vasto è una di quelle”.
Antonio Del Borrello – Ufficio Stampa Vastese