Si continua ancora a remare contro a Vasto, parlando di Pro Vasto evidentemente, quando si chiede aiuto ad imprenditori non del luogo e, poi, al momento decisivo, con gli assegni belli e firmati, pronti per essere consegnati, prende il sopravvento la paura, l'indecisione e non si ha il coraggio delle proprie azioni. Insomma, gli sportivi, quantunque siano pochi come ha sempre fatto notare l'amministratore delegato Lucio Moscato, non sono più disposti ad essere presi in giro, vogliono che sia fatta chiarezza, in modo definitivo, sulle reali intenzioni degli attuali dirigenti biancorossi. Scoprire le carte è il minimo che devono fare se hanno veramente a cuore le sorti della Pro Vasto. Siamo a fine luglio: le altre realtà calcistiche sono già al lavoro da tempo, in ritiro con giocatori e tecnici, con programmi seri. A Vasto, invece, regna l'indecisione (in effetti, pare di una sola persona). I due imprenditori romani, Criniti e Arquilla, inutile nasconderlo, si sono fatti, a nostro avviso, una brutta idea riguardo al modo di gestire gli affari in ambito calcistico. Sentito martedì telefonicamente, il presidente Crisci, fuori sede per lavoro, non ha voluto affrontare la questione nello specifico perché ha bisogno di qualche altro giorno, anche se, a nostro avviso, ha le idee chiare sul da farsi, mentre Arquilla si è limitato ad affermare che tocca a Moscato e Crisci far conoscere alla stampa e alla città cosa sta accadendo. ''Voglio solo ricordare - precisa l'imprenditore nativo di Raiano, dopo aver letto e sentito opinioni contrastanti - che Moscato ci ha contattato, proponendo una buona fetta del pacchetto azionario; di certo, l'iniziativa non è partita né da me e neppure dall'amico Pino Criniti. Qualcuno, addirittura, ha criticato quello che ho definito il ''Progetto Pro Vasto'' ma anche le iniziative a livello tecnico. Allora, dobbiamo solo cacciare i soldi e non avere voce in capitolo?''. Quando tutto sembrava volgere per il meglio, dunque, qualche ingranaggio si è inceppato. Cosa è accaduto, anche se i diretti interessati non vogliono parlarne? Semplice: lunedì, come da accordi, Giuseppe Criniti è giunto a Vasto per mettere nero su bianco, con gli assegni pronti, solo che Moscato è tornato sui propri passi, facendo arrabbiare anche Crisci il quale, invitato poi dall'amico Moscato a restituire la squadra al sindaco, gli ha risposto che è una persona seria, ha preso degli impegni ed è l'ultima cosa che farebbe. Sempre secondo indiscrezioni, Crisci avrebbe invitato Moscato a sbrogliare la matassa. Da Palazzo di Città, invece, qualcuno ha mandato a dire che lo stadio Aragona non sarà dato in gestione alla Pro Vasto se entreranno dei forestieri in società. A presto la prossima puntata.