Riprendiamo in questo spazio il pezzo pubblicato da rete8.it per la celebrazione del funerale di Pasquale Pacilio, storico direttore di Telemare e Rete 8, volto noto dell'informazione televisiva regionale.
Questa mattina, nella cattedrale di S.Cetteo a Pescara, c’era davvero tutto l’Abruzzo, autorità politiche, il mondo della cultura, colleghi giornalisti, ed i suoi telespettatori per un ultimo saluto al nostro direttore, ma soprattutto al volto più amato dell’emittenza privata nella nostra Regione. Dal vice presidente del Csm Giovanni Legnini, ad alcuni parlamentari abruzzesi come Razzi, Fusilli e Melilla, a numerosi esponenti della politica regionale, l’assessore Di Matteo, il consigliere Febbo, i sindaci di Pescara e Francavilla Alessandrini e Luciani, il vice sindaco de L’Aquila Nicola Trifuoggi, ed altri rappresentanti del mondo della politica e del sindacato, dello sport come il presidente del Pescara Daniele Sebastiani, così come del giornalismo: dal presidente dell’Ordine dei Giornalisti Stefano Pallotta, al presidente del Corecom Filippo Lucci, ai tantissimi cronisti, molti dei quali gli devono molto.
E poi i personaggi televisivi Vincenzo Olivieri, ‘Nduccio, Marco Papa, Maria Rita Piersanti, Mimmo D’Alessio, la proprietà di Rete8 con il presidente Luigi Pierangeli.
Tutti stretti alla famiglia, la moglie Giulia, i figli Massimo, Marco e Silvia, un segno evidente di ciò che ha rappresentato Pasquale Pacilio il quale, come ha sottolineato don Francesco Santuccione nella sua omelia, ha aiutato tutti noi a leggere i fatti del quotidiano nel sociale, nella vita pubblica e quella politica, negli usi e costumi di questa Regione da 40 anni in qua, da quando apparve per la prima volta in Tv, agli albori delle televisioni private, fino allo scorso 19 giugno per la sua ultima storica apparizione nel corso dello speciale elezioni sui ballottaggi delle Amministrative.
Non chiedete a Dio perché ce lo ha tolto, ma ringraziatelo perché ce lo ha dato, ha ricordato ancora don Francesco citando S.Agostino, ed é stata effettivamente una fortuna di cui essere grati, aver lavorato al suo fianco, lo è stato nei momenti più difficili, così come nei momenti più felici, perchè in entrambi i casi, come amava sempre dire con quel suo inconfondibile intercalare napoletano…..E addò sta ‘o problema?