Cumuli di rifiuti e plastica sulle spiagge nelle settimane passate, il caso in Senato

L'interrogazione di Castaldi (Movimento 5 Stelle) al ministro dell'Ambiente

redazione
16/07/2016
Attualità
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E' approdato in Senato il caso dell'ingente quantitativo di rifiuti, plastica in modo particolare, depositato in riva al mare in diverse località della costa adriatica, Vasto e San Salvo comprese.

L'iniziativa, attraverso un'interrogazione presentata al ministro dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, è del senatore vastese del Movimento 5 Stelle Gianluca Castaldi che ha fatto riferimento ad episodi registrati in modo particolare tra la fine del mese di giugno e l'inizio di luglio. Episodi stessi che erano finiti al centro di un esposto contro ignoti da parte del sindaco di Vasto Francesco Menna, con necessità di azioni di ripulitura massicce per ripresentare l'arenile interessato in condizioni degne e decorose.

“Come avevo promesso – sottolinea Castaldi - ho depositato una interrogazione per i pezzi di plastica dalla forma indefinita, bottiglie accartocciate, buste, cartoni del latte, nonché rifiuti pericolosi ritrovati in spiaggia.

Chiedo – rimarca - se si possa escludere in maniera certa la provenienza dal mare dei rifiuti, se non si intendano promuovere azioni di verifica nei territori fluviali interessati, nonché in mare, al fine di individuare le responsabilità per quanto accaduto e se, rispetto allo stato di decadimento ambientale dei due fiumi interessati (Sinello e Trigno, ndr.) ed all'insufficiente strutturazione nei 101 comuni interessati di strumentazione confacente (fognature e depurazione) a trattare i carichi potenziali ed effettivi di origine civile, industriale, zootecnica ed agricola, se non si intendano promuovere azioni straordinarie di intervento, anche di carattere normativo, per superare le numerose criticità evidenziate”.

Della questione Castaldi aveva discusso anche con il comandante dell'Ufficio Circondariale Marittimo-Guardia Costiera di Punta Penna, il tenente di vascello Cosimo Rotolo, a giudizio del quale i rifiuti rinvenuti in quei giorni erano di provenienza da scarichi dei fiumi e non da navi di ampia stazza in transito al largo della nostra costa.

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