ACQUA, L'APPROVVIGIONAMENTO SI FA SEMPRE PIU' PROBLEMATICO

a cura della redazione
19/07/2007
Attualità
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Si fa sempre più difficile la situazione dell'approvvigionamento idrico nei 76 Comuni della provincia di Chieti dove il servizio è garantito dalla Sasi. Il caldo torrido degli ultimi giorni, insieme alla diminuzione della disponibilità alle sorgenti e all'aumento dei consumi - legati soprattutto alle presenze turistiche in particolare sul litorale - sta provocando seri disagi. La disponibilità alla sorgente dell'acquedotto del Verde è diminuita del 25 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e quella degli acquedotti del Sinello e dell'Avello sfiora il 40 per cento in meno. Dati simili a quelli dell'inizio del periodo estivo, ma che con la crescita dei consumi stanno mettendo a rischio le forniture. Nei centri serviti dall'Avello (quelli della zona di Guardiagrele) il quadro è reso ancora più difficile dalla progressiva diminuzione delle quantità d'acqua fornite dall'Aca - il gestore del Pescarese - che è alla prese con un problema analogo e sta dunque ''tagliando'' le subforniture agli altri territori. E lo stesso sta accadendo nei Comuni approvvigionati dal Sinello (Vasto e San Salvo in primo luogo), dove a causa della secca del fiume Trigno, sono state drasticamente ridotte le forniture integrative garantite dagli impianti del Coniv. Quali possono essere le conseguenze nell'immediato? L'estensione della sospensione dell'erogazione dell'acqua potabile ad altre fasce orarie oltre quelle comunicate nelle scorse settimane, che limitavano le chiusure dalle 22.30 alle 6 del mattino. ''Non è escluso quindi - spiega Cesare Garofalo, responsabile tecnico della Sasi - che ci possano essere delle interruzioni anche durante il pomeriggio, decise comunque solo nel caso la disponibilità dovesse scendere sotto i livelli minimi''. Al momento resta meno grave la situazione nei centri serviti dall'acquedotto del Verde (come Lanciano, Ortona, San Vito e Fossacesia) dove rimangono confermate le chiusure notturne che venivano eseguite anche negli scorsi anni. ''Se però il quadro climatico dovesse rimanere quello degli ultimi giorni - continua Garofalo - potremmo essere costretti a disporre chiusure straordinarie anche in questi centri''. Per scongiurare questa eventualità la Sasi rinnova l'appello ad un consumo consapevole dell'acqua, evitando usi impropri della risorsa per innaffiare piante e giardini o per il lavaggio delle automobili. ''Il nostro obiettivo - aggiunge il presidente Gaetano Pedullà - è riuscire ad evitare che in futuro possano verificarsi nuovamente problemi simili. Proprio per questo abbiamo sottoposto all'attenzione dell'Ato una serie di interventi necessari sul sistema idrico del nostro territorio. Tra tutti spicca la realizzazione del potabilizzatore del lago di Casoli, che dal 1994 è inserito nel piano regolatore generale degli acquedotti e per il quale esiste già il progetto definitivo. Crediamo che si tratti dell'unica soluzione per evitare le crisi idriche che ciclicamente si verificano in questa zona nei mesi estivi. Del resto in provincia di Teramo sono stati costruiti 2 potabilizzatori che hanno consentito di risolvere le carenze su tutto il litorale e lo stesso sta avvenendo anche in provincia di Pescara. L'unico territorio rimasto fuori dai finanziamenti è quello della provincia di Chieti, che ormai però non può più attendere''.

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