La fascia tricolore che passa da Luciano Lapenna, primo cittadino uscente, a Francesco Menna, nuovo sindaco di Vasto.
Intorno alle 17,45 la proclamazione di chi chiamato a guidare per i prossimi 5 anni l'amministrazione comunale vastese. Nell'aula consiliare 'Giuseppe Vennitti', dinanzi a futuri e riconfermati consiglieri comunali, simpatizzanti e amici, la lettura dell'atto ufficiale da parte del magistrato del Tribunale di Vasto Italo Radoccia, già presidente facente funzione, alla presenza, tra gli altri, del presidente attuale del Tribunale, Bruno Giangiacomo, e dell'assessore regionale alla Programmazione sanitaria, Silvio Paolucci.
“Adesso dobbiamo dare le grandi risposte e dovrete aiutarmi a essere presenti ovunque, a far sì che ci siano 5 anni di vita amministrativa diretta e funzionale a costruire a Vasto la grande comunità della gioia, dell’accoglienza, della serenità, delle grandi opportunità di lavoro, del turismo e delle infrastrutture, dei grandi rapporti con la Regione Abruzzo e lo Stato centrale”, ha detto il neo sindaco.
“Ho coltivato - ha aggiunto - il desiderio di voler fare il sindaco di Vasto e la mia città e i miei cittadini mi hanno concesso questo grande onore e questa grande occasione. Ringrazio i candidati, quelli eletti e quelli non eletti, che avranno comunque diritto di dimora e di residenza a pieno titolo nella grande famiglia del centrosinistra. Una famiglia che fa il passaggio di consegne come accade di padre in figlio, in questo caso politici”.
Menna ha ricordato di avere “promosso in questa campagna elettorale una grande e viva battaglia per il rinnovamento generazionale, per dare la possibilità ai giovani di applicarsi, impegnarsi e dare una possibilità alla loro voglia di fare politica. Ci siamo riusciti - ha rimarcato - grazie all’affetto e alle carezze elettorali dei tanti cittadini che ci hanno tributato il consenso e il desiderio di vederci amministrare. Il mio impegno - ha concluso - ci sarà a 360 gradi, sempre, ovunque. Dovete chiamarmi sempre e mi scuso se in questi giorni non sono riuscito a rispondere a tutti - ha detto in conclusione -. Vi ringrazio di cuore per questo grande dono della mia città e questa grande prova in cui ci metterò tutto: le mie vicende umane, felici e dolorose, i miei studi, le mie professionalità, l’amore per la città e i cittadini. Grazie a tutti”.