''La cultura della memoria non appartiene all'amministrazione comunale di Vasto, colpevolmente assente nel giorno in cui l'Italia istituzionale si mobilita per ricordare l'olocausto'': Nicola Del Prete, presidente della Margherita di Vasto, interviene su un argomento che, in altre città, è diventato un appuntamento con gli studenti perché sappiano il vero significato, nel mondo, della guerra razziale. ''Nel giorno in cui l'Assemblea generale delle Nazioni Unite ''decided that the United Nations will designate 27 January - the anniversary of the liberation of the Auschwitz death camp - as an annual International Day of Commemoration to honour the victims of the Holocaus'', il Ministro Fini presenta il libro 'I Giusti d' Italia. I non Ebrei che salvarono gli Ebrei 1943-1945' (Promosso dall'Ambasciata d'Italia in Israele e dall'Istituto Italiano di Cultura di Tel Aviv, con il sostegno del Dipartimento per l'Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri), ed in scala ridotta, i comuni anche a noi viciniori organizzano incontri culturali, recital teatrali e proiezioni di film sulla Shoah, il Comune di Vasto resta in silenzio. Eppure le tracce storiche dell'Olocausto le troviamo anche nella nostra città che sopportò, nel 1940 la presenza di uno dei primi campi di concentramento abruzzesi (campo Istonio di Vasto Marina), in cui furono internati gli italiani ritenuti dal regime 'pericolosi'. La mancanza di sensibilità dell'amministrazione comunale di Vasto in riferimento ad eventi che, a prescindere dal revisionismo storico, rappresentano quanto di più inaccettabile ci sia stato nella storia nazista, ci induce, come Margherita, ad assumere l'impegno che nel governo della città di Vasto non ci sarà, da parte nostra, nessun atteggiamento oscurantista, ma il rispetto delle sensibilità e la salvaguardia dei valori comuni a tutti gli individui''.