"Le offerte presentate in questo frangente rappresentano solo un palese espediente per attrarre i voti”.
Il Movimento 5 Stelle rimanda al mittente le proposte formulate in vista del ballottaggio del 19 giugno, rimarcando la posizione di “equidistanza” fra i due competitor: Massimo Desiati (centrodestra) e Francesco Menna (centrosinistra).
Quest’ultimo ha offerto ai pentastellati la presidenza del Consiglio comunale, “un ruolo di garanzia, super partes, in coerenza con i principi del Movimento con cui vogliamo fare un’alleanza per il buon governo”. La risposta del gruppo che fa capo alla candidata sindaco Ludovica Cieri non si è fatta attendere.
“In questi giorni le forze politiche impegnate in campagna elettorale in vista del ballottaggio sono in fermento, nel tentativo di orientare l’elettorato ancora indeciso verso l’una o l’altra posizione”, affermano gli attivisti vastesi in una nota, “le aperture o offerte , presentate al M5S in questo frangente rappresentano un palese espediente per attrarre a sé i tanti cittadini che hanno espresso la loro preferenza di voto per il Movimento lo scorso 5 giugno. Gli elettori sono cittadini liberi, che liberamente faranno la loro scelta il 19 giugno. Il M5S rimanda al mittente ogni proposta, in quanto formulata da soggetti che al momento, e comunque fino al 19 giugno, non rivestono alcun ruolo per poterla legittimare”.
A ribadire che i pentastellati non daranno alcuna indicazione per il voto è anche il senatore Gianluca Castaldi.
“I voti sono dei cittadini, non facciamo inciuci, né accordi preelettorali”, attacca il parlamentare, “non esiste alcun asse con nessuno. Esistono solo loro (che hanno distrutto e sequestrato la città) e noi che insieme ai cittadini vogliamo farla risorgere. Se si ritiene valido, per un ruolo di garanzia, un cittadino 5 stelle, bene, votatelo in Consiglio comunale. Non siamo a libro paga di nessuno e non ci servono assicurazioni, né impegni preliminari. I consiglieri eletti valuteranno e voteranno in aula le proposte di buon senso (anche la presidenza del consiglio) indipendentemente da chi le presenta: le buone idee non sono né di destra né di sinistra. Le idee sono buone o cattive! Semplice no?”
Sono giorni di fibrillazione questi anche per i pentastellati. Non hanno accolto di buon grado l’intervento di Francesco Manna, persona vicina al gruppo di Vasto, che ha lanciato un appello agli elettori del Movimento invitandoli a votare per Desiati.
“Manna, pur esprimendo una posizione a titolo personale riguardo alle sue intenzioni di voto, ha ingenerato confusione in molti cittadini”, sostengono Ludovica Cieri e Dina Nirvana Carinci (la più votata della lista pentastellata, ndr.), “la nostra posizione non si sposta di un solo millimetro. La linea politica che confermiamo è di equidistanza sostanziale da entrambi gli schieramenti in campo per il ballottaggio e che lascia libertà di scelta all’elettorato. Proprio per non permettere eventuali ed ulteriori strumentalizzazioni, scegliamo, in questa fase, di non invitare più i due candidati, ad esporsi su tematiche care al Movimento diversamente da quanto precedentemente annunciato. La nostra competizione elettorale si è chiusa il 6 giugno scorso, di qui il nostro disinteresse relativamente a quello che sarà il risultato del ballottaggio tra due schieramenti che rappresentano entrambi quel sistema dei partiti che ci vede in netta contrapposizione e contro il quale lotteremo senza compromessi”.