Peculato continuato. E' l'accusa contestata dal procuratore capo della repubblica di Vasto, Vincenzo Colantonio, all'ex sindaco di Pollutri Vittorio Desiati che dovrà comparire, il prossimo 17 gennaio, davanti al Gup del Tribunale di Vasto, chiamato a decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio. Secondo l'accusa, in qualità di primo cittadino, l'ex sindaco avrebbe a più riprese, tra il 2000 e il giugno 2004, prelevato denaro pubblico dai depositi bancari e postali intestati al Comune, impiegandoli per finalità definite dalla procura ''non giustificate né utilizzate per fini istituzionali dell'ente''. Secondo i calcoli del consulente tecnico d'ufficio, poco meno di 40 mila euro sarebbero stati utilizzati per finalità non legate all'attività dell'ente, mentre altri 50 mila euro, prelevati il 30 settembre 2003, sarebbero poi stati riversati sul deposito del tesoriere il 14 ottobre successivo, senza però che, nella contabilità comunale, risultassero effettivamente utilizzati in quei 15 giorni. L'ex sindaco di Pollutri era finito sotto inchiesta dopo le violente polemiche politiche scoppiate nella cittadina a proposito dell'uso del denaro pubblico. Parti offese nel procedimento risultano essere l'attuale sindaco Nicola Benedetti, l'ex Nicola Zinni ed i consiglieri comunali, Camillo Crugnale, Maurizio D'Ippolito e Nicola Cicchitti. Secondo Desiati, che si dice assolutamente tranquillo, ''il denaro è stato impiegato invece per opere pubbliche, così come risulta dalla rendicontazione, con una procedura regolare, prevista da strumenti regolamentari comunali''.