Parole shock, quelle di Massimo Desiati, candidato sindaco di centrodestra e movimenti civici al voto del 5 giugno prossimo a Vasto.
Che sia la classica zappa sui piedi o, al contrario, mossa più che calcolata, lo scopriremo il 6 giugno, a urne aperte.
Un fatto è certo: alla vigilia della stagione delle vacanze, con i gestori dei locali pubblici pronti a far cassa anche e, soprattutto, grazie alla movida no stop, tra marina e città alta, la dichiarazione dell'ex assessore regionale al turismo divide e infiamma il dibattito.
Per Desiati, insomma, la movida non è tabù, ma va rivista e corretta: sì alla qualità, basta a pipì nei vicoli e slalom per le strade per non imbattersi nel vomito degli ubriachi di certe notti, alla marina come nel borgo antico.
La discussione è aperta: ha ragione lui, l'aspirante alla fascia tricolore, che gli eventi vastesi vadano meglio governati, o invece no, bisogna ancora scommettere su manifestazioni in grado di attirare, in un colpo solo, migliaia di persone?
Al dibattito si sono iscritti già in tanti: chi dice bravo a Desiati, chi, di contro, lo boccia senz'appello, temendo di dover ripiegare, la prossima estate, sulle ghiotte sagre dell'entroterra. Ci sarà la contromossa degli altri quattro candidati a sindaco? O si limiteranno a fiutare l'umore della piazza per vedere l'effetto che fa? Non c'è che dire, a campagna elettorale agli sgoccioli, finalmente, un tema che appassiona.