CROLLO DELLA SCUOLA DI SAN GIULIANO IN MOLISE, NESSUNO E' COLPEVOLE

a cura della redazione
13/07/2007
Attualità
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La notizia non coinvolge il territorio del Vastese, ma merita senza ombra di dubbio di essere riportata perché fu grossa anche qui l'eco della tragedia che avvenne nel vicino Molise, quando il terremoto dell'ottobre 2002 favorì il crollo della scuola di San Giuliano di Puglia seppellendo e ammazzando ventisei piccoli studenti innocenti. E per quelle morti non ci sono colplevoli. Sono stati infatti tutti assolti gli impitati. E' il ''verdetto'' sul crollo della scuola Iovine di San Giuliano di Puglia. Dall'Hotel Campitelli di Larino, alle 16.45 di oggi, è arrivata la sentenza del giudice Laura D'Arcangelo. Dopo 18 mesi di processo ha assolto tutti i sei imputati per la mancanza di prove. Il procuratore capo di Larino, Nicola Magrone, ribadendo che la causa del crollo della scuola era stata la sua ''gracilità'' strutturale, aveva chiesto condanne fra i 5 e i 10 anni per due tecnici, tre imprenditori ed il sindaco di San Giuliano che aveva perso anche una bambina nella tragedia. Secondo la difesa, invece, la struttura era solida ed è stato il terremoto a far crollare l'edificio. Oggi pomeriggio è esplosa l'ira delle famiglie a lungo repressa. Non appena terminata la lettura della decisione da parte del giudice D'Arcangelo, i genitori dei bimbi morti hanno urlato a più riprese all'indirizzo degli avvocati degli imputati: ''Assassini! Oggi i nostri figli sono stati uccisi due volte''. ''Non credo nella giustizia'', agigunge Amedeo, una figlia schiacciata dal cemento della scuola e un'abitazione a trenta metri dalla scuola ''che è rimasta in piedi perfettamente''. ''Quella scuola era una trappola creata dall'uomo'', gli fa eco un altro padre. ''Alla fine - mormora una donna che ha finito le lacrime e ha gli occhi colore del fuoco - è stata colpa nostra, che li abbiamo mandati in classe''. Qualcuno usa parole ancora più forti, proclama che ''è meglio farsi giustizia da soli, tanto questa è l'Italia e questa è la giustizia, anzi l'ingiustizia''. Il presidente del Comitato Vittime, Antonio Morelli, interpreta così il 'verdetto': ''Con questa sentenza a San Giuliano nessuno si potrà meravigliare se si costruisce in difformità alle leggi. Agiremo di conseguenza. Questo è il rispetto che hanno per quei bambini morti. Porci e corrotti. Oggi abbiamo capito che in Italia regna l'ingiustizia''.

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