Sono trascorsi due anni da quando circa un migliaio di cittadini di Vasto e dei paesi limitrofi si sono rivolti al sindaco Lapenna e alla Commissione Comunale per chiedere l'intitolazione di una strada in memoria di Domenico Generoso. Da allora tutto tace e nessuno riesce ancora a dare una motivazione valida in merito alla questione.
Un iter che si è rivelato più difficile del previsto per un uomo che a soli 47 anni ha lasciato questa terra a causa di un terribile male che lo ha portato via nel 2002.
Dipendente dell'Inps di Vasto, Domenico ha segnato agli inizi del duemila la storia dei diritti del malato battendosi per le problematiche burocratiche che affligevano i malati oncologici. Aveva chiamato in causa l'assessore alla Sanità dell'epoca, Arturo Stuard, per l'applicazione della legge regionale n.6 del 2000 che stabilisce il rimborso per le spese e la corresponsione dei sussidi ai malati oncologici per curarsi dai luoghi di residenza. Dalla denuncia molti malati abruzzesi riuscirono a curarsi.
«L'intitolazione della strada è un simbolo meritevole per Domenico - ha dichiarato Antonella Di Gradina, una delle persone che ha partecipato alla raccolta firme - credo sia un gesto dovuto per una persona che ha dato tanto nella vita».
Nonostante riconoscimenti dedicati ad altri personaggi di Vasto, oggi, molte di quelle persone che hanno firmato a favore dell'intitolazione della strada per un uomo che ha incarnato un tentativo di miglioramento della burocrazia e dei diritti dei malati continuano a domandarsi come mai non si riescano ad avere più notizie da parte dell'amministrazione comunale, rivelatasi, secondo queste persone, poco sensibile e indifferente alla questione.