I bambini come cittadini attivi
Guardare al mondo con gli occhi di un bambino è la prima regola essenziale che porta gli educatori, o chiunque con loro abbia a che fare, ad essere competenti ed efficaci nel difficile compito di trasmettere insegnamenti e regole, insomma, il far bene in generale, ad un pubblico così esigente.
I tempi cambiano e lo sono altrettanto in continua evoluzione le richieste e le capacità dei nostri figli, che bombardati ogni giorno da innumerevoli stimoli, necessitano dei più validi strumenti che li rendano autonomi nell’analizzare da soli la realtà che li circonda.
Fin qui nulla di nuovo ma, direi, nemmeno di così tanto scontato.
Duri a morire sono infatti tanti comportamenti del mondo adulto che pensa spesso di correre al riparo con ammonimenti del momento del tipo “stai attento”, “non correre”, “fai il bravo”, senza spiegarne le motivazioni per mancanza di tempo o per dimenticanza.
Ad avere spirito critico, insomma, lo si imparare già da piccolissimi, ed è l’ambizioso obiettivo che il Progetto di Educazione stradale della Scuola dell’infanzia di Vasto Marina si è posto, allo scopo di favorire nei bambini l’acquisizione di condotte adeguate e sicure per la strada.
Questo percorso ha però ricordato anche a noi genitori quanto sia importante che i figli giochino un ruolo attivo nella gestione delle situazioni quotidiane, rendendoli partecipi e complici, non recettori passivi per paura o semplice obbedienza.
In questo quadro breve ma sostanziale, emerge che il sistema dei comportamenti virtuosi appresi nell’ambito della strada possano e debbano essere generalizzati in altri contesti, dove noi adulti spesso siamo manchevoli.
Per far in modo che l’agire civico sia interiorizzato dal bambino dobbiamo noi essere i primi a dare il buon esempio.
Se un progetto vissuto a scuola può aiutare la riflessione in famiglia, ben venga. Se i nostri figli, attraverso il rispetto delle regole della strada e del vivere comune possano guardare un domani alle deiezioni animali per strada, marciapiedi e giardini, alle cicche gettate in ogni luogo compreso le spiagge, allo sfregio degli arredi e del decoro urbano come parte di un passato che non intendono ripetere, ben venga.
Concludo formalizzando un sentito grazie, anche a nome di tutti gli altri genitori, alle maestre che si sono impegnate ad offrire un servizio di qualità ai nostri figli, a garantirci e a darci conferma di quanto possiamo essere orgogliosi e sereni nell’affidare loro i nostri cuccioli.
Un grazie alla Scuola che ha, nell’evidenza di questa esperienza, dato forza e spazio ai propri insegnanti.
Lea Di Scipio