“Sembra che un parlamentare europeo, casualmente eletto, abbia profuso tutte le energie per far chiudere l'Aeroporto d'Abruzzo. Si tratta di organizzare il ricorso ad un antico istituto austroungarico, a questo punto. Attivare la 'decadenza per nullità del mandato popolare'. Gli abruzzesi devono sapere chi fa cosa contro l'Abruzzo! Nelle prossime ore, per tanti giorni, dobbiamo concentrare le evidenze su questa strana esistenza di parlamentare europeo”.
E' iniziato con questo messaggio su Facebook il commento di Luciano D'Alfonso, presidente della Regione Abruzzo, ad un'iniziativa dell'europarlamentare vastese del Movimento 5 Stelle Daniela Aiuto che chiedeva 'lumi' sulla gestione dello scalo abruzzese. Solo il primo di una serie di 'post' nei quali, in crescendo, l'ira del governatore si è abbattuta sulla Aiuto, arrivando finanche a citazioni dannunziane sull'uso dell'urina.
Commenti che hanno indignato la stessa esponente vastese che, tramite un comunicato stampa, ha replicato. “Vergognoso il delirio di onnipotenza di D’Alfonso. Rimango sconcertata dai toni volgari ed offensivi con cui il presidente si è rivolto alla sottoscritta in un bieco tentativo di scarico di responsabilità. Violenza della quale fa sfoggio quotidianamente senza remora nei confronti delle donne e delle istituzioni. Ha tentato vanamente di far ricadere su di me le responsabilità della crisi dell’Aeroporto d’Abruzzo. Colpe che sono in toto della Regione e della società di gestione Saga”.
L'interrogazione della Aiuto non ha determinato sviluppi e l'Ue non ha accertato azioni tali da avviare eventuali procedure d'infrazione, ma è il punto dei comportamenti ad incidere. “L’interrogazione alla quale si riferisce il governatore – chiarisce Daniela Aiuto - risale alla fine di gennaio, quando scoppiò lo scandalo RyanAir. Voleva far luce sulla scellerata gestione dell’Aeroporto, perpetrata negli anni. Quarantotto milioni di euro di fondi che la Regione ha erogato dal 2000 ad oggi alla Saga, con contratti che quest'ultima ha stipulato con RyanAir nel 2009, poi rinnovati nel 2014, in scadenza quest’anno. Nulla di tutto questo è stato mai notificato all'Unione Europea, come invece previsto dal trattato sul funzionamento dell'Ue. E' necessario fare chiarezza, soprattutto alla luce dell'annuncio del vettore irlandese di abbandonare l'Abruzzo. Lavorare affinché si faccia luce e trasparenza sull'uso di fondi pubblici, questo è il mio dovere. Ma forse 'ficcare il naso' dà fastidio. Io non mi fermo qui e l'atteggiamento 'intimidatorio' non mi spaventa.
Si rassereni D'Alfonso, presenterò altre interrogazioni pur di far alzare l'attenzione su quello che accade in Abruzzo. E ricordiamo che, se ci dovesse essere una chiusura dell'Aeroporto, cosa che scongiuriamo, sarà responsabilità di una gestione pessima e non perché un cittadino portavoce degli abruzzesi a Bruxelles fa una lecita domanda. D'Alfonso stia sereno – conclude Aiuto -, non è possibile sconfiggere chi non si arrende mai”.