Intitolazione dell'Aula Magna del Tribunale a Carlo Anelli, Pajno e Legnini a Vasto

Presidente del Consiglio di Stato e vice del Csm ospiti di una mattinata intensa

redazione
16/04/2016
Attualità
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Mattinata intensa quella odierna al Tribunale di Vasto.

Momento centrale l'intitolazione dell'Aula Magna del Palazzo di Giustizia alla memoria di Carlo Anelli, magistrato vastese già presidente del Consiglio di Stato, nell'ambito del primo di una serie di appuntamenti celebrativi del quarentesimo anniversario della costruzione della sede di via Bachelet, su iniziativa del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati.

Alla cerimonia hanno partecipato Giovanni Legnini, vice presidente del Consiglio Superiore della Magistratura, Alessandro Pajno, presidente del Consiglio di Stato, e i sottosegretari alla Giustizia e alle Infrastrutture Federica Chiavaroli e Umberto Del Basso De Caro.

Primi a prendere la parola il presidente dell’Ordine degli Avvocati Vittorio Melone, il sindaco Luciano Lapenna e il presidente del Tribunale Bruno Giangiacomo, che hanno preceduto e introdotto il convegno intititolato "Come si comunica la giustizia", moderato da Stefano Pallotta, presidente dell’Ordine giornalisti d'Abruzzo.

"Il rapporto tra la stampa e la magistratura qualche volta è conflittuale. Magistrati e giornalisti sono titolari di funzioni rilevantissime per i cittadini: amministrare giustizia e fare informazione": così Legnini. "Dal rapporto corretto tra informazione e giustizia - ha aggiunto - dipende molto della qualità della nostra democrazia. Come Csm abbiamo avuto un momento di formazione e approfondimento insieme alla Scuola superiore della Magistratura perché riteniamo che gli uffici giudiziari italiani abbiano il dovere e gli strumenti per comunicare bene a beneficio dell'opinione pubblica. Amministrare giustizia significa anche spiegare le ragioni per le quali si perviene a una decisione piuttosto che all'altra". 

E a proposito di comunicazione il sottosegretario Chiavarioli ha detto: “L'idea che mi sto facendo, andando personalmente a visitare le carceri, è che la realtà è decisamente migliore rispetto a quanto si è portati a credere, e questo vale sia per lo stato della giustizia, sia per quello delle strutture carcerarie. Abbiamo superato lo stato di criticità del sovraffollamento. Tutto questo grazie anche all'impegno di chi vi opera all'interno, dove ci sono tanti esempi positivi di buone pratiche”.

Nel corso della mattinata sono state ricordate, con un omaggio, le figure degli avvocati Fulvio Croce e Lorenzo Claris Appiani.

Rosario Di Giacomo, presidente dell’Aiga, sodalizio che riunisce i giovani avvocati di Vasto, ha letto una lettera di Alberta Brambilla Pisoni, madre di Lorenzo Claris Appiani, giovane avvocato ucciso nel Tribunale di Milano il 9 aprile 2015 che ha ringraziato per l’apposizione di una targa contenente le parole del giuramento dei neo avvocati a ricordo delle morti di Fulvio Croce e del figlio Lorenzo. “I miei familiari ed io siamo onorati e commossi - scrive Brambilla Pisoni - per la grande considerazione che avete voluto dimostrare a Lorenzo, il cui nome verrà, nel vostro Tribunale accomunato ad una grande persona qual è stata l'avvocato Fulvio Croce, presidente del Foro di Torino, ucciso nel 1977 dalle Brigate Rosse”.

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