CRISCI E MOSCATO IN CORO: ''LA BASE SOCIETARIA DELLA PRO VASTO VA ALLARGATA''

Michele Del Piano
04/07/2007
Sport
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Ha ragione Lucio Moscato, amministratore delegato della Pro Vasto, quando afferma che si fanno solo tante chiacchiere e nessuno, arrivati al nocciolo della questione, vuole farsi avanti per aiutare concretamente la Pro Vasto che rischia di scomparire. Tant'è che le nuvole che si erano addensate sul sodalizio biancorosso hanno costretto i dirigenti, ma ancora di più gli amministratori comunali, ad uscire allo scoperto e non tenere più i tifosi sulle spine. E' per questo che lunedì sera, il presidente Mimmo Crisci, Lucio Moscato, il vice sindaco Nicola Del Prete e l'assessore Vincenzo Sputore, su tutti, hanno pensato bene di tenere una conferenza stampa congiunta per parlare del presente e del futuro della Pro Vasto, per ''far conoscere la verità'' su quella che è l'attuale situazione del club vastese. Una situazione, evidentemente, che non promette nulla di buono se non si corre ai ripari. I diretti interessati, da Crisci a Del Prete, da Sputore a Moscato, cui si sono aggiunti gli interventi di Giuseppe Forte, presidente del Consiglio comunale, e quelli spesso risentiti dei tifosi, hanno snocciolato cifre e numeri e portato a conoscenza che nessun imprenditore locale si è ancora fatto avanti per entrare in società. Insomma, c'è molta ed incomprensibile indifferenza nei confronti della Pro Vasto. Il vice sindaco, per quanto di sua competenza, ha assicurato che il Comune continuerà nell'opera di sensibilizzazione e accelererà i tempi per mettere in sicurezza lo stadio Aragona. ''Altro non possiamo fare - ha ammesso Del Prete -, aiuteremo la società, alla quale intendiamo dare in gestione l'Aragona per lo svolgimento anche di manifestazioni, così da introitarne gli incassi, in tutti i modi possibili, ma nel rispetto delle regole. La Pro Vasto non scomparirà dal panorama sportivo''. Crisci e Moscato, dopo aver elencato quanto fatto ad oggi, sono andati giù pesante, senza far presagire nulla di buono per il futuro. ''Abbiamo dato tanto, anche a discapito delle famiglie - hanno detto -, però non ce la sentiamo di iniziare un nuovo campionato da soli, così come stanno le cose, senza l'aiuto della città. La base societaria deve essere allargata''.

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