Ultimo in ordine di tempo ad intervenire, a fine novembre scorso, era stato il gruppo vastese del Movimento 5 Stelle, a distanza di circa un mese da un incontro con i residenti del quartiere.
Si parlava apertamente di “città da terzo mondo”, a riguardo delle condizioni di via Lota, zona del territorio comunale di Vasto Alta, nelle vicinanze di Sant'Antonio Abate.
E considerando che quella denuncia è rimasta di fatto inascoltata, oggi tornano a farsi sentire gli abitanti della contrada, ribadendo e riportando al centro dell'attenzione tutta una serie di carenze e disservizi ormai annosi.
I problemi, insomma, restano quelli di sempre: per raggiungere le abitazioni il percorso sulla strada, ormai trasformatasi in una vera e propria 'mulattiera', il percorso è a ostacoli, le sterpaglie ai margini dell'arteria abbondano, gli scoli d’acqua ed i fossi laterali sono pericolosi, ed ancora l'impianto di illuminazione appare inadeguato ed i marciapiedi praticamente inesistenti.
Il rifacimento della strada, ricordavano nei mesi scorsi gli attivisti del Movimento 5 Stelle, era stato programmato nel piano triennale delle opere pubbliche, ma anche nel recente Piano Asfalti - con interventi (pure a 'pezzi') in più punti della città - non se ne è tenuto conto. Non ha avuto alcuna risposta, poi, la richiesta di creare uno sbocco alternativo all’uscita su via del Tratturo, presentata 3 anni fa.
Tanti problemi, insomma, rilanciati da chi abita in un quartiere che, pur dinanzi ad un'espansione urbanistica e residenziale consistente, non ha conosciuto adeguata assicurazione di opere pubbliche e servizi, almeno dignitosi. Si può confidare – dicono amareggiati e sconfortati - almeno in una risposta da palazzo di città?