''Siamo seri, per il bene della Pro Vasto, anziché diffondere notizie non veritiere che possono solo danneggiare l'immagine della società e quanto di buono stiamo facendo. Certa stampa dovrebbe fare molta attenzione prima di pubblicare nomi e fatti, anche perché non penso che sia questo il modo di fare notizia''. E' andato giù pesante, questa mattina, senza pensarci due volte, il presidente biancorosso Mimmo Crisci, dopo aver appreso che il nuovo allenatore della Pro Vasto potrebbe essere Massimo Silva (la stagione scorsa nello staff dell'Ascoli), visto a pranzo anche con lui mercoledì, presso il ristorante Villa Vignola di Guido Mazzetti, amico proprio del tecnico di Pinarolo Po, piccolo centro in provincia di Pavia. ''A parte che quel giorno - incalza Crisci - mi trovavo con la famiglia presso parenti, poi, come riferitomi, un'eloquente foto ritrae il signor Silva (militante nella Margherita) con alcuni politici locali (sindaco e vice sindaco su tutti) e Cappotti, ex calciatore della Pro Vasto degli anni '80. Probabilmente la politica comincia ad interessarsi della squadra e questo non può che farmi felice, al punto che potrei anche mettermi da parte se me lo chiedessero. Intanto, però, mentre qualcuno era impegnato in viaggi e crociere, io, Moscato ed il segretario Nardecchia, che si è sobbarcato il viaggio a Firenze, abbiamo presentato la richiesta di ripescaggio, mantenendo fede agli impegni presi nei confronti dei tifosi e della città. In Comune, piuttosto, anziché affermare che hanno elargito alla Pro Vasto un contributo pari a 100.000 euro che, in effetti, ammonta a 42.000, devono velocizzare la messa in sicurezza dello stadio Aragona, come richiesto dalle nuove norme, altrimenti sfuma completamente la possibilità di essere ripescati. Stiamo lavorando - conclude il massimo dirigente del sodalizio vastese - senza illudere nessuno e a luglio presenteremo anche l'iscrizione in serie D. Ci muoveremo per ingaggiare allenatore e calciatori solo quando sapremo per certo in quale campionato giocheremo. Mi dispiace ripetere nuovamente che non abbiamo ancora avuto risposte da nessuno, l'indifferenza regna sovrana nei nostri riguardi, è un dato di fatto. Ben vengano da fuori, allora, se è necessario per allargare la base societaria, visto che in città stiamo incassando solo critiche''.