VIADOTTO LESIONATO SULLA TRIGNINA, L'IDV PRESENTA UNA RISOLUZIONE URGENTE

a cura della redazione
26/06/2007
Attualità
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Il capogruppo dell'Italia dei Valori al Consiglio regionale, Bruno Evangelista, ha presentato nella seduta odierna una risoluzione urgente riguardante il crollo del ponte sul fiume Treste, avvenuto il 22 giugno, lungo la fondovalle del Trigno. ''Fortunatamente il cedimento improvviso della struttura non ha causato vittime - dichiara Evangelista - considerando che l'arteria in questione, ovvero la Statale 650 del comune di Lentella, è un percorso obbligato per migliaia di pendolari che ogni giorno si spostano tra Abruzzo, Molise e Campania. Dal primo sopralluogo - spiega - è emersa la necessità di un rifacimento dell'intera struttura per poter ripristinare la viabilità che per il momento è stata dirottata sulla vecchia strada provinciale di Fresagrandinara, una via che non è adatta alla massiccia viabilità e al traffico pesante che di norma percorreva il tratto della statale crollato. Il ministro delle Infrastrutture, Antonio Di Pietro - aggiunge il presidente del gruppo IdV - si è dimostrato subito attento all'accaduto. Di Pietro intervenendo personalmente sul luogo del crollo ed attivandosi, già la mattina dopo il crollo, ha predisposto un incontro tra tecnici ed amministratori locali, accertandosi che fosse stata avviata un'inchiesta con la costituzione di un'apposita Commissione e prevedendo subito lo stanziamento di 3 milioni di euro per la costruzione di un nuovo viadotto, promettendo anche il ripristino della viabilità entro due settimane grazie all'apertura di una bretella provvisoria. Se l'intervento del ministro è stato repentino, è altresì necessario, a mio avviso - conclude Evangelista - che anche le strutture regionali si attivino per ripristinare la normalità della fondovalle del Trigno. Per questo, attraverso la mia risoluzione, ho ritenuto opportuno investire la Giunta regionale del compito di attivarsi e promuovere specifici incontri con il Governo e lo stesso ministro delle Infrastrutture per cercare utili sinergie che permettano di superare la fase di provvisorietà e determinare una definitiva soluzione del problema che investe non solo la regione Abruzzo ma anche le sue confinanti''.

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