Brucia l'Alto Vastese, in un inferno di fuoco. La zona della vallata del Trigno, a cavallo tra Abruzzo e Molise, devastata dalla fiamme ininterrottamente per oltre quarantotto ore. Dopo il primo incendio divampato nella giornata di venerdì in agro di Schiavi di Abruzzo, con le fiamme che hanno insidiato le abitazioni di frazione Taverna, domato solo nel tardo pomeriggio e grazie all'utilizzo di un elicottero della Forestale, una miriade di roghi ha interessato, durante la scorsa notte e per tutta la giornata di ieri, diversi punti del territorio dell'entroterra Vastese. Fiamme a San Giovanni Lipioni e contemporaneamente altri fronti d'incendio a Trivento in Molise, e ancora a Celenza sul Trigno, Guilmi, Casalanguida, e Schiavi di Abruzzo. Quest'ultimo il comune più martoriato, dove si teme possa verificarsi l'apocalisse di fuoco che negli anni scorsi incenerì centinaia di ettari di bosco. Nel corso della notte tra venerdì e sabato le fiamme hanno divorato un intero costone di area boschiva in agro di San Giovanni Lipioni. I bagliori delle fiamme erano visibili anche in lontananza e una densa coltre di fumo si innalzava nel cielo ancora alle prime luci dell'alba. Le squadre della Protezione Civile, in coordinamento continuo con gli uomini del Corpo Forestale dello Stato, hanno operato anche durante le ore notturne, nonostante l'evidente pericolo, con servizi di pattugliamento e ricognizione del territorio. Intorno alle ore sei del mattino è intervenuto il primo canadair della Protezione Civile decollato da Pescara, con diverse decine di lanci sull'intera area boschiva. Da una prima stima sarebbero almeno 30-40 gli ettari di bosco devastati nel rogo di San Giovanni Lipioni. Appena rientrato l'allarme a San Giovanni, nella mattinata di ieri uomini e mezzi hanno continuato la loro lotta contro il fuoco spostandosi in agro di Schiavi di Abruzzo, dove un vasto fronte d'incendio ha minacciato, in più punti, le frazioni San Martino e Cupello. Imponente lo spiegamento di uomini e mezzi dei Vigili del Fuoco, provenienti dai centri abruzzesi e molisani più vicini, della Forestale e della Protezione Civile presente con numerose squadre e dei Carabinieri della locale stazione operativi praticamente per due giorni consecutivi. Impiegati ininterrottamente, per tutta la durata del giorno, due elicotteri della Forestale e due canadair della Protezione Civile. Decine e decine di ettari di bosco e macchia mediterranea inceneriti, zone impervie e difficilmente accessibili con i normali mezzi antincendio. Solo i possenti getti d'acqua e di sostanze ritardanti dei canadair e degli elicotteri hanno potuto raggiungere alcuni punti. Il forte vento che batteva la zona e le temperature elevate hanno reso particolarmente complicate le operazioni di spegnimento. Squadre dei Vigili del Fuoco di Gissi e Agnone hanno presidiato e difeso le abitazioni di frazione San Martino di Schiavi di Abruzzo, in località Macchia Rossa, dove le fiamme hanno attraversato addirittura le strade fino a lambire l'abitato. Il vasto fronte dell'incendio è avanzato velocemente in direzione sud, alimentato dal vento, arrivando ad insidiare addirittura la fondovalle del Trigno. Un denso fumo ha reso scarsa la visibilità su alcuni tratti dell'importante arteria in prossimità di contrada Valle Cupa e il fuoco ha raggiunto persino il bordo della carreggiata. Nel tardo pomeriggio l'impari lotta con il fuoco era ancora in corso e le fiamme si dirigevano minacciosamente in direzione dell'abitato di frazione Cupello e Badia, due contrade di Schiavi di Abruzzo letteralmente immerse in un bosco. Altre immagini sul link http://francescobottone.splinder.com/