Natale da capolista e trampolino di lancio per il futuro: la Vastese non vuole fermarsi

Bilancio della prima parte di stagione dei biancorossi di mister Gianluca Colavitto: i numeri parlano chiaro

Emanuele Fiore
22/12/2015
Sport
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Con la vittoria maturata domenica pomeriggio all'Aragona, la Vastese Calcio 1902 consolida il primato in classifica e si aggiudica il titolo di Campione d'Inverno del campionato di Eccellenza.

Gli uomini di mister Gianluca Colavitto comandano con 42 punti, frutto di 14 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte. Solo quattro squadre sono riuscite a fermare i biancorossi: Pineto e Morro d'Oro hanno vinto, Torrese e Paterno hanno pareggiato. I biancorossi hanno inoltre il miglior attacco del torneo grazie alla coppia Tarquini-Iaboni,capocannonieri del campionato, e vantano la miglior difesa, che non incassa gol su tempo regolamentare da più di mese (l'ultimo è stato De Leonardis del Miglianico lo scorso 15 novembre su ingenuità di Morettini).

Un primato che non si limita alla sola classifica. Miglior difesa, miglior attacco e migliori finalizzatori. Un tris che premia la lungimiranza della società e la bravura tecnica di Colavitto, vero trascinatore di una squadra che ha saputo mascherare le recondite problematiche legate alla rosa, a dir poco corta, fino all'apertura del mercato di riparazione, che ha portato a Vasto il portiere Vincenzo Digifico (classe 1996 dal San Nicolò Teramo), gli attaccanti Luca Persichitti (classe 1997 dal Cupello) e Jonnhy Giansante (classe 1992 proveniente dalla Torrese), il centrocampista Francesco Di Biase ed il terzino Riccardo Paudice (entrambi classe '97 provenienti dalla Virtus Lanciano).

C'era una solo aspetto da colmare: la panchina, pullulata di ragazzi che, per quanto volenterosi, non erano in grado di reggere l'urto della prima squadra. E il diesse Franceschini ha scelto gli uomini giusti per dare boccata d'ossigeno all'undici titolare.

Numeri alla mano attestano che nelle ultime dieci stagioni di Eccellenza solo due squadre su otto non hanno vinto il campionato dopo aver chiuso il girone di andata con il titolo di campione di inverno: il Casoli nella stagione 2007/08 (successivamente vincitore dei play off) ed il Paterno nella scorsa stagione. Ragion per cui il patron Franco Bolami può dormire sonni tranquilli, pur mantenendo i piedi per terra.

Ma c'è un altro dato ancor più incoraggiante: negli ultimi dieci anni solo San Nicolò, Cologna Paese e Sulmona hanno fatto più punti a chiusura del girone d'andata, rispettivamente 45, 43 e 42. Segno evidente che questa Vastese ha smentito finanche i più scettici, che ad inizio stagione dubitavano sulla resa di questa squadra.

Ciononostante i numeri non sono tutto, perché se da una parte elogiano la squadra, dall'altra raccomandano di non abbassare la guardia, dal momento che a debita distanza c'è il Paterno, a cui va dato atto della profusa qualità tecnica della rosa. Il segreto di questo successo è senz'altro la perfetta alchimia tra i più esperti e i fuoriquota. D'Alessandro, Giuliano e Iaboni da una parte, Cattafesta, Di Pietro e Balzano dall'altra. Gli under meritano un encomio particolare: il portiere, proveniente da due stagioni in serie D, è uno dei perni fondamentali della rosa. Partito con  eccesso di sicurezza a Pineto, ha confermato le attese, dimostrando di essere un lusso per la categoria; Di Pietro, classe 1998, efficace nonostante una continuità ancora da trovare, e Balzano che, pur essendo fuoriquota,vanta già tre stagioni a ritmi elevatissimi con la maglia biancorossa.

Se si osserva, inoltre, che nel girone di andata mister Colavitto è stato per gran parte orfano di Della Penna e Iaboni, da considerare veri e propri acquisti del mercato di dicembre, lievitano in modo incommensurabile i meriti della squadra e del trainer napoletano. 

Dopo la sosta natalizia, la Vastese scenderà in campo mercoledì 6 gennaio contro il Pineto di Donatelli che, tre giorni prima giocherà a Ortona la finale di Coppa Abruzzo contro il San Salvo.

Nel frattempo la piazza si gode il primo Natale da capolista: dall'anno di rifondazione ad oggi, solo questo che si va a chiudere vede la Vastese al comando, dopo tre stagioni assai deludenti. Ma quella era un'altra società, un'altra squadra ed un'altra realtà, legata alla storia solo dal nome. L'augurio unanime dei tifosi è che questo sia l'ultimo anno nel campionato regionale, rappresentando il trampolino di lancio per il primo di una lunga serie in categorie che più competono al prestigio della maglia biancorossa.

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