Dall'associazione civica Porta Nuova riceviamo e pubblichiamo.
Con una certa enfasi, e tanto di nastro tricolore è stato inaugurato ieri il ristrutturato mercato coperto di Santa Chiara. In un suo comunicato l’Amministrazione comunale ne rivendica comprensibilmente il merito, un merito che – pur con tutte le critiche e i distinguo - gli va effettivamente riconosciuto.
Riteniamo però che un merito non minore, cui non andrà tuttavia alcun riconoscimento, andrebbe anzitutto attribuito ai 1.284 vastesi che nei due giorni del 29 e 30 settembre 2011 firmarono la petizione, promossa dalla nostra Associazione, per la salvaguardia e il risanamento del mercato stesso.
Prima di allora il Comune si era dichiarato incerto sulla destinazione da dare alla struttura («C’è possibilità di tutte le destinazioni d’uso», così l’ing. Marino nel Consiglio comunale del 23 marzo 2011); e anzi, con l’adozione del Piano Particolareggiato di Recupero del Centro Storico (aprile 2011) aveva avallato un’ipotesi progettuale (tavola n. 16, titolo: “Recupero abitativo: area convento S. Chiara”) che ne prevedeva l’abbattimento. Un’ipotesi, certo, ma un’ipotesi inquietante, messa sulla carta, e mai discussa pubblicamente.
Con la nostra petizione la questione è divenuta di pubblico dominio, e ciò ha costretto l’Amministrazione comunale a prendere posizione con chiarezza.
Morale. Quando i cittadini credono in qualcosa, e si organizzano di conseguenza, talvolta riescono a spuntarla. L’abbiamo visto con la battaglia contro la cava sottomarina (2009), con quella contro la centrale a biomasse (2011-2012), ora con quella per il mercato coperto di Santa Chiara. Contiamo di farcela – se non lo faranno crollare prima - anche con l’ex asilo Carlo Della Penna.