“Questo percorso rappresenta per il centrodestra un vero e proprio laboratorio, sul quale riflettere, anche a livello nazionale”.
Sono parole del parlamentare abruzzese di Forza Italia Fabrizio Di Stefano che 'benedice' la voglia di ritrovare l'unità dei partiti e dei movimenti dell'area alternativa all'attuale maggioranza di centrosinistra a Vasto dopo anni di frammentazione.
Sono dieci le componenti che hanno deciso di individuare nelle primarie il metodo per la scelta del candidato sindaco da presentare al giudizio degli elettori tra maggio e giugno del 2016 per riconquistare il Comune di Vasto, dopo i 10 anni di guida del centrosinistra targato Luciano Lapenna.
Sabato mattina lo schieramento di centrodestra, dopo le laceranti divisioni che l'hanno contraddistinto fino a poco tempo fa, si è ritrovato compatto, grazie soprattutto alla 'mediazione' dell'ex sindaco e consigliere ed assessore regionale Antonio Prospero.
Tutti attorno allo stesso tavolo e ad esso seduti, gomito a gomito, anche i due esponenti di spicco più di altro in contrapposizione, un altro ex sindaco e rappresentante alla Regione, Giuseppe Tagliente, e l’ex assessore regionale Massimo Desiati, protagonista di un decisivo passo indietro rispetto all'iniziale volontà di candidarsi a sindaco, con il sostegno di alcuni partiti e liste civiche.
Desiati che ad ogni modo sarà sicuramente uno degli attori principali delle future primarie.
Tagliente e Desiati, insomma, da antagonisti 'conclamati' a 'rimettersi insieme', tutto questo “per ricostruire un percorso che da Vasto faccia ripartire il centrodestra e che sia, come era già accaduto nel 1993, un esempio da ripetere facendo da apripista alle vittoriose elezioni prima provinciali e poi regionali”, dice Di Stefano. Dall'onorevole parole di apprezzamento nei confronti della classe dirigente del centrodestra vastese “che ha saputo trovare la maturità e l’intelligenza di cogliere la sensibilità degli elettori, che anelano ad uno schieramento unitario per le prossime amministrative”.
Di Stefano rimarca come “sia stato anteposto il bene di una città 'massacrata' da 10 anni di governo del centrosinistra alle seppur legittime, ambizioni personali, ricorrendo al metodo delle primarie che credo siano in questo momento il migliore strumento per individuare una candidatura unitaria. Sono convinto – conclude – che quel tavolo, promosso qualche mese fa dall’ex sindaco Prospero e che oggi vede questo risultato, sarà premiato dalla città. E inoltre questo percorso rappresenta per il centrodestra un vero e proprio laboratorio, sul quale riflettere, anche a livello nazionale”.