Centrodestra a Vasto, insieme per le Primarie con la regia del 'grande vecchio'

Il ruolo di Prospero fondamentale negli ultimi passaggi di partiti e movimenti della coalizione

Pino Cavuoti
15/11/2015
Attualità
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Alla fine l’impegno del “grande vecchio” della politica vastese ha sortito gli effetti sperati da chi ha il cuore che batte a destra: superare le divisioni, riunire lo schieramento per far cambiare rotta a Vasto, da dieci anni nelle mani del sindaco Luciano Lapenna.

Il grande regista della ritrovata unità di intenti nel centrodestra a Vasto è l’ex sindaco Tonino Prospero, che il prossimo dicembre compirà 70 anni. I capelli bianchi e la saggezza lo hanno spinto a saper ricreare le condizioni perché Massimo Desiati e Peppino Tagliente tornassero a parlarsi e a decidere di mettere sotterrare l’ascia di guerra. Del resto divisi non si va da nessuna parte, memore del fatto che lo stesso Prospero era stato uno dei protagonisti del mancato accordo di cinque anni prima con Desiati, poi costretto a correre da solo.

A riconoscere a Prospero il ruolo del grande vecchio è stato Davide D’Alessandro, ora uomo di Salvini in terra vastese, che ieri mattina nel salone della Società Operaia ha introdotto la conferenza stampa per presentare le primarie e la “Dichiarazione d’intenti” del centrodestra in vista delle elezioni – si dovrebbero tenere il 16 giugno 2016 – per mettere da parte “l’esperienza di decadenza della città”.

Dieci sedie, ognuna per ogni lista o partito, per far accomodare chi ha deciso di raccogliere questa sfida.

D’Alessandro ribadisce che una commissione stilerà da martedì prossimo il regolamento delle Primarie “per dare forza ed eliminare possibili difetti a questo complesso istituto” dopo essere stati bravi a superare incomprensioni e profonde lacerazioni che per anni hanno contraddistinto le azioni del centrodestra a Vasto. Centrodestra che per dirla con lo slogan ripetuta dal consigliere-giornalista D’Alessandro: “Vastesi ci siamo uniti, unitevi anche voi a noi”.

Seduti, gomito a gomito, i due figliol prodighi: Massimo e Peppino. Perché di nuovo insieme? Proviamo a capirlo in maniera didascalica.

Tagliente: «Ci ha fatti ritrovare l’interesse generale. Ci siamo guardati negli occhi. Abbiamo discusso sul metodo oltre che sul programma. Una prova di grande maturità. Solo i paracarri non cambiano, del resto non siamo paracarri. Insieme avanti per un modello di futuro sostenibile».

Desiati: «Come è possibile unire se non si è d’esempio? Ricostruire dopo essere stati protagonisti di anni che hanno dato significato a Vasto. Programmazione per non far vivere alla città la quotidianità. Qui non siede l’improvvisazione, perché Vasto non ne ha bisogno. Ognuno di noi ha portato un mattone per plasmare un nuovo edificio. Primarie no? Ci siamo posti in ascolto e abbiamo deciso per il sì. L’elettorato così sarà coinvolto direttamente per scegliere il candidato».

Poi hanno parlato tutti gli altri. Comprimari o comparse? No, tutti impegnati a essere impegnati in questa che sembra una svolta.

Guido Giangiacomo: questo è il nucleo fondante attorno al quale si lavorerà.

Antonio Prospero: tutti insieme nell’interesse della città perché noi conosciamo bene Vasto.

Etelwardo Sigismondi: Vasto ha chiamato e noi abbiamo risposto.

Massimiliano Zocaro: non siamo un’accozzaglia di liste, ma lavoriamo per il bene di Vasto e vogliamo tornare a essere il centro della politica regionale.

Incoronata Ronzitti: con molta fatica e con non poca sofferenza ci ritroviamo qui nel superiore interesse del bene comune.

Antonio Monteodorisio: le primarie, un obiettivo che inseguiva mano dai mesi. Ci siamo riusciti, ora l’obiettivo e il cittadino che diventerà protagonista del futuro di questa città

Stefano Suriani: siamo stati tra i primi a sollecitare le primarie, siamo felici che tutti ora sono seduti attorno allo stesso tavolo

Francesco Piccolotti: è questa la scelta più logica per dare una risposta a chi chiede una classe dirigente in grado di saper amministrare.

 

LA DICHIARAZIONE D’INTENTI

La consapevolezza di dover intervenire per restituire alle donne e agli uomini di Vasto il sentimento di appartenenza alla comunità cittadina è un dovere morale di chi si propone di amministrare la città. L’obiettivo per il quale abbiamo trovato una sostanziale e autentica unità di intenti è di provocare una netta discontinuità nell’atteggiamento di mediocrità che ha contraddistinto gli ultimi anni di amministrazione. Superate le divisioni (anacronistiche e non più sostenibili di fronte alla decadenza della città), siamo pronti ad assumerci la piena responsabilità per garantire a Vasto un radicale cambiamento di rotta. Per questo motivo abbiamo individuato nelle primarie lo strumento in grado di assicurare una scelta democratica e partecipata del candidato sindaco, impegnandoci ad onorare fino in fondo la volontà che i vastesi manifesteranno e ne segue il caldo e caloroso appello a tutti i cittadini vastesi. Vastesi, noi ci siamo uniti, unitevi a noi.

A sottoscrivere questa dichiarazione di intenti Alleanza Per Vasto (Nicola Del Prete), Fo&Pa (Stefano Suriani, Antonio Prospero, Mario Padovano, Arnaldo Tascione e Antonella Treviso), Forza Italia (Antonio Monteodorisio e Guido Giangiacomo), Fratelli d’Italia (Etelwardo Sigismondi), Movimento Civico (Incoronata Ronzitti), Noi con Salvini (Davide D’Alessandro), Progetto per Vasto (Massimo Desiati e Andrea Bischia), Udc (Francesco Piccolotti), Unione per Vasto (Giuseppe Tagliente) e Vasto 2.0 (Massimiliano Zocaro).

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