Organizzazione dei servizi sociali a Vasto, spunti critici del consigliere Bischia

L'esponente di PpV: 'Ridare decoro e funzionalità alle attività'

Andrea Bischia (consigliere comunale Progetto per Vasto)
21/10/2015
Attualità
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E’ con rammarico, considerando la delicatezza e l’importanza di un settore quale quello dei Servizi sociali, che si ritiene necessario approfondire aspetti ad esso legati ed è con forza che si sollecita l’amministrazione comunale a restituire decoro e funzionalità alle sue attività. Infatti, la situazione del settore denota una scarsissima attenzione alle difficoltà organizzative e strutturali presenti al suo interno.

Oltre allo scarso coinvolgimento, già precedentemente segnalato, degli operatori sociali e dei Servizi nelle ipotesi progettuali, di natura sociale, poste in essere dall’amministrazione comunale, particolarmente delicato è l’aspetto relativo alle attività delle Assistenti sociali.

Il lavoro da esse svolto richiede particolare attenzione perché quotidianamente esposte al rischio di atteggiamenti minacciosi, fisici o verbali, da parte di fruitori del servizio con problematiche psicologiche e psichiche che spesso preoccupano gli operatori e rendono difficoltoso il servizio stesso. La presenza di personale adatto al mantenimento dei minimi livelli di vigilanza e sicurezza sarebbe necessaria e, a tale scopo, sarebbe stato opportuno inserire tali figure nei progetti di inclusione lavorativa.

C’è poi da segnalare la carenza e la mancanza di manutenzione degli strumenti necessari allo svolgimento delle comuni attività quali computer e stampanti, spesso non funzionanti.

La situazione del Centro Diurno per disabili appare critica a causa della mancanza di materiale didattico specifico ed applicazione pratica per i giovani utenti costretti all’uso di oggetti o strumentazioni fortuitamente reperiti dagli operatori. Si aggiungono i problemi inerenti la situazione strutturale dell’edificio che ospita il servizio. Sarebbe indispensabile l’intervento manutentivo su entrambi i piani e sui bagni.

Occorrerebbe munire la struttura di autoclave per assicurare la disponibilità di acqua, non erogata nei pomeriggi, per l’intera giornata o almeno un serbatoio di raccolta acqua posto sul tetto per un’erogazione a caduta. 

I muri andrebbero rintonacati e gli uffici almeno ritinteggiati, è possibile riscontrare la presenza di calcinacci pericolanti sulle pareti esterne dell’edificio; all’interno sono molti i punti luce non funzionanti, gli infissi rotti e dalla difettosa chiusura. 

Denunciamo tutto ciò a fronte delle grandi chiacchiere con cui, a più riprese, si imbelletta l’amministrazione comunale, fino all’inalberarsi del Sindaco alle segnalazioni ed interrogazioni consiliari che, doverosamente, gli vengono rivolte da questa parte. I Servizi sociali, nel difficile periodo in cui tutti viviamo, rappresentano uno dei settori amministrativi più importanti nelle attività comunali.

La sensibilità amministrativa (e non solo) dovrebbe far sì che ci si renda conto di quanto le strutture dei Servizi sociali accolgano decine e decine di cittadini che hanno difficoltà e problemi di varia natura. Così come bisognerebbe rendersi conto che coloro che operano al loro interno non sono soltanto persone per le quali si è reperito un posto di lavoro, per altro incerto, ma operatori che, per le caratteristiche della propria attività, delicata e da svolgere con riservatezza, meritano una particolare considerazione ed attenzione, almeno assicurando loro salubrità dei luoghi, condizioni di maggiore tranquillità, strumenti e mezzi efficienti per lo svolgimento delle funzioni.

Il rispetto per coloro che vivono un disagio sociale passa anche attraverso il rispetto per coloro che svolgono, a beneficio dei primi, attività di sostegno.

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