Compie 100 anni di vita il cardinale Loris Francesco Capovilla

Il segretario di Papa Giovanni XXIII fu vescovo a Vasto dal 1967 al 1971

redazione
14/10/2015
Attualità
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Affettuosi e calorosi auguri, in un giorno così importante, gli giungono anche da Vasto e dal territorio: compie 100 anni il cardinale Loris Francesco Capovilla, dal 26 giugno 1967 al 25 settembre 1971 arcivescovo di Chieti e amministratore perpetuo della diocesi di Vasto (oggi diocesi di Chieti-Vasto).

Capovilla è nato a Pontelongo, in provincia di Padova, il 14 ottobre 1915 e vive a Sotto il Monte, nel Bergamasco. Per lui, attualmente, non pochi i primati nella realtà ecclesiastica: dal 15 aprile scorso è il più anziano vescovo d'Italia ed il quarto nel mondo. Sempre tra i vescovi, con riferimento agli anni trascorsi dall'ordinazione presbiterale - ben 75 -, è primo tra gli italiani e quarto a livello mondiale. E' stato nominato cardinale da Papa Francesco il 22 febbraio 2014, all'età di 98 anni, ricevendo il titolo presbiterale di Santa Maria in Trastevere e divenendo in tal modo il membro più anziano del collegio cardinalizio.

Anche in questa significativa ricorrenza il primo ricordo di Capovilla è legato al suo grande maestro spirituale, oggi Santo, Papa Giovanni XXIII, del quale fu storico segretario.

Tutto questo attraverso la pubblicazione di un documento centenario, inedito, a firma dell’allora don Giuseppe Angelo Roncalli. “Si tratta – sottolinea il prof. Nicolangelo D'Adamo, già dirigente scolastico del 'Palizzi' di Vasto - di uno schema di omelia per la festa dell’Addolorata del 15 settembre 1915, un mese prima della nascita dello stesso Capovilla. Il futuro Papa dapprima si chiede 'Come mai una festa intorno al dolore?' e poi ne spiega le motivazioni, ricordando con commozione la morte di tanti giovani soldati sul fronte del Carso, sintetizzando quelle perdite con una stupenda frase di Pericle, pronunciata davanti alle salme delle giovani vittime della guerra del Peloponneso: '… l’anno ha perduto la sua primavera'”.

Ricorda ancora il prof. D'Adamo: “Durò solo 4 anni la permanenza di Capovilla nella nostra diocesi, ma bastarono a far conoscere l’uomo ed il sacerdote che, per un disegno imperscrutabile di Dio, aveva avuto la ventura di vivere per 5 anni accanto al Papa del Concilio, anzi accanto ad un Papa Santo. Eppure quelli erano anni particolarissimi per la Chiesa Cattolica alle prese con la delicatissima situazione postconciliare, il confronto continuo tra innovatori e conservatori, il '68 con tutte le sue variabili e dimensioni e, qui a Vasto, una nuova situazione politica che sperimentava una inedita presenza del Partito Comunista in Comune, alleato ad  una Lista Civica dominata da democristiani dissidenti. La presenza di Capovilla – rimarca D'Adamo - rappresentò uno scossone per tutto il clero, alla ricerca di una guida per tradurre in pratica pastorale e liturgica la svolta epocale del Concilio, e per i fedeli: potevano ascoltare da vicino un testimone privilegiato di quel grande evento, con un linguaggio e scelte pastorali che stupivano per la loro semplicità e chiarezza evangelica.

Gli anni non hanno fiaccato la sua forte tempra, il grande amore per la Chiesa e oggi il desiderio di servire Papa Francesco, che, spesso, ama accostare a Giovanni XXIII. A lui – conclude - giungano affettuosissimi auguri di buon compleanno da quei giovani di Azione Cattolica che non hanno dimenticato la sua grande lezione di umanità evangelica impartita in quegli anni indimenticabili”.

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