Era gremita ieri mattina la chiesa di Santa Maria Maggiore per la tradizionale celebrazione mattutina in onore del Patrono di Vasto, San Michele Arcangelo, nel giorno della sua ricorrenza.
A presiedere la solenne funzione, assieme a diversi sacerdoti del clero cittadino, l'arcivescovo Bruno Forte.
Rito intenso nel quale ha trovato anche spazio il tema dell'ormai imminente Sinodo straordinario dedicato alla Famiglia che vede la guida della diocesi di Chieti-Vasto nell'importante e delicato ruolo di segretario speciale, dovendo lavorare nei prossimi giorni fianco a fianco con Papa Francesco. Appuntamento che si terrà dal 5 al 19 ottobre prossimi in Vaticano.
“Il tema della famiglia è fondamentale – ha rammentato monsignor Forte -. Siamo pronti ad approfondire tutte le questioni ad esso legate. Chiedo la vostra vicinanza nella preghiera”.
Ad introdurre la celebrazione le parole del parroco, don Domenico Spagnoli, che ha anche presentato il gruppo di giovani della parrocchia che hanno ricevuto proprio nella Messa di ieri il sacramento della Cresima.
Tre, invece, sono stati i punti fermi sui quali si è soffermata l'attenzione del vescovo Forte durante la sua omelia: sogno, lotta e fede. “Un sogno grande di vita, la lotta ed il sacrificio per portarlo avanti e la fede e la speranza di vederlo concretizzato, nell'amore di Gesù e del Padre” ha detto, tra l'altro, al cospetto di autorità civili e militari – tra le quali il sindaco Luciano Lapenna in fascia tricolore - e del gran numero di fedeli.
“Chi non è capace di sognare – ha rimarcato - non è capace di costruire un mondo migliore”. E poi: “Non siate rinunciatari, lottate nella vostra vita, tenendo sempre a mente gli insegnamenti di Cristo”. E, infine “abbiate fede, una fede che deve essere profonda speranza”.