Un dossier dal titolo ''Gestione integrata delle zona costiere: linee guida per il recepimento comunale'' è stato presentato questa mattina in municipio a Vasto dai vertici regionali del Wwf e dal sindaco Luciano Lapenna. L'obiettivo è quello di garantire un nuovo approccio alla gestione della costa e del mare da parte delle amministrazioni locali attraverso la sensibilizzazione dell'opinione pubblica, e soprattutto degli imprenditori e degli amministratori locali ad una gestione integrata e sostenibile delle zone costiere. ''Il nostro intento - ha spiegato il presidente del Wwf Abruzzo, Dante Caserta, affiancato dal responsabile del settore, Mare Alessandro Natale - è quello di tutelare e conservare gli ambienti costieri e marini per far sì che i livelli di benessere delle società costiere permangano a livelli sostenibili e durevoli. Il progetto è stato presentato a Vasto perché è il comune abruzzese con la fascia costiera più ampia e che tra l'altro comprende la prima riserva naturale marina della regione, quella di Punta Aderci, oltre a numerosi siti di interesse comunitario''. Lungo la costa abruzzese, sostiene il Wwf nel dossier ''si è agito senza conoscere le dinamicità e le variabilità degli ecosistemi costieri e senza verificare l'effetto e le conseguenze delle attività umane su queste delicatissime zone. Ciò che l'uomo ha costruito e costruisce ha frammentato e frammenta ha distrutto e distrugge la continuità ambientale tra gli ecosistemi naturali e le delicate connessioni e le interrelazioni tra habitat, specie animali e specie vegetali. L'artificializzazione della costa - continua il dossier del Wwf - dovuta alla costruzione di porti e porticcioli turistici, barriere frangiflutti, alla canalizzazione e cementificazione delle foci e degli ultimi tratti dei fiumi, all'edilizia selvaggia ed in generale la non pianificazione dello sviluppo insediativo umano e le sue attività, l'agricoltura e la pesca intensiva, l'industria pesante e il turismo di massa hanno di fatto distrutto interi tratti di costa''. Tra le proposte del Wwf per un piano spiaggia sostenibile ci sono l'istituzione di un gruppo di esperti in diversi aspetti (geologia e sedimentologia, biologia, urbanistica, economia, ecologia, scienze ambientali) che supporti il tecnico incaricato della Redazione del piano, aprire ed istituire tavoli di concertazione e forum per la cittadinanza e privilegiare le concessioni a chi vuole costruire stabilimenti a basso impatto ambientale (che facciano la raccolta differenziata dei rifiuti, puntino all'efficienza energetica, all'utilizzo delle ''docce solari'', prevedano riqualificazione di strutture già esistenti in senso migliorativo dal punto di vista dell'impatto complessivo sul ambiente, presentino servizi o programmi di educazione ambientale). Nella foto Alessandro Natale e Dante Caserta del Wwf Abruzzo