Bandiere del Pd tra le luminarie di San Michele: critici Castaldi e Desiati

Scelte 'inopportune' a giudizio del senatore e del consigliere comunale

redazione
28/09/2015
Attualità
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Il senatore del Movimento 5 Stelle Gianluca Castaldi si esprime in dialetto vastese per essere maggiormente incisivo: “Ah... pover Sammicchel me!”.

E poi aggiunge: “Come siamo caduti in basso! Non basta la distruzione dei diritti, il calpestare la Costituzione... addirittura ci si 'attacca' alle luminarie del Santo Patrono! Senza vergogna, che schifo!”.

Il riferimento è alle bandiere del Partito Democratico sventolanti negli ultimi giorni nel centro storico, tra piazza Diomede e piazza del Popolo, in occasione della Festa nazionale de l'Unità sulla comunicazione, ospitata fino a ieri tra Vasto e Termoli. Un accostamento – considerando il periodo festivo per San Michele – che non è andato affatto giù all'inquilino vastese di Palazzo Madama.

Fortemente critico anche il consigliere comunale Massimo Desiati (Progetto per Vasto e portavoce dell'intergruppo Vastoduemilasedici, futuro candidato sindaco): “Chissà se le bandiere verranno tolte al passare della processione del Santo protettore della città... Una chiara occupazione degli spazi fisici e non solo, una speculazione vergognosa con cui si sovrappongono momenti che dovevano essere mantenuti distinti. Si cerca di colmare il totale vuoto amministrativo creando suggestioni festaiole, con luminarie e concerti, anticipate da convegni di partito e presenze istituzionali. Fumo negli occhi dei vastesi per generare un clima di benevolenza nei confronti di chi ha ridotto la città ai suoi minimi. Una vergogna! L'amministrazione comunale ed il Pd chiedano scusa alla città!”.

Non è la prima volta che bandiere politiche finiscono al centro della polemica. Negli anni scorsi furono quelle dell'Italia dei Valori, in occasione delle varie feste nazionali del partito di Antonio Di Pietro ospitate a Palazzo d'Avalos, a finire nel 'mirino'.

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